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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maria Federica - 20 marzo 2000
IL CITTADINO DI LODI - 16 marzo 2000

Centro commerciale "Il Gigante" di San Grato Lodi

1. Siamo in dirittura d'arrivo. All'S.O.S. che abbiamo lanciato qualche giorno fa i cittadini della Lombardia hanno risposto positivamente. Tra oggi e domani dovremo raccoglierne in tutte le province circa 3000. A Brescia e Varese dove sono stata ieri ce l'abbiamo quasi fatta. La situazione resta grave a Lodi e a Como. La legge che impone a livello nazionale di raccogliere 140mila firme - di cui 18 mila in Lombardia - con mille vincoli burocratici e' un vero e proprio accanimento burocratico e la sua applicazione, onesta, ci ha fatto spendere circa 2 miliardi. Non so proprio - o forse si sa - come facciano gli altri partiti. A maggior ragione se si pensa a quelli, come in Campania, che ancora non hanno deciso le candidature.

2. Se una cosa e' diventata chiara nelle scorse settimane quando mi volevano "sposata" a Berlusconi e poi "fidanzata" con Veltroni e' l'abisso che ci divide da entrambi i Poli. Sembra quasi che viviamo in due Italie diverse. Noi radicali ci preoccupiamo di un'Italia reale che ha un bisogno impellente - per non tornare indietro - di riforme politiche, istituzionali, economiche e sociali. I Poli si preoccupano piu' di un Paese virtuale. Il pronostico e' facile e sconfortante: chiunque vinca fra i due Poli, sara' purtroppo la conservazione a prevalere. In questo contesto la Lista Bonino non puo' che correre da sola. Ma la nostra solitudine e' solo distanza da questa vecchia politica. Siamo forza di governo, di governo di una realta' economica e sociale in rapido cambiamento nel nostro Paese. Questa e' la nostra sfida.

3. Il 21 maggio, quando andremo a votare per i referendum, e tra questi quello sull'abolizione della quota proporzionale dal sistema elettorale, che ci consentira' di avere una vera legge maggioritaria e di arrivare all'eliminazione della marea di partiti a cui oggi siamo costretti dal "mattarellum", i cittadini avranno la possibilita' di decidere. Certo le resistenze dai partiti a "suicidarsi" sono e saranno notevoli. Ma la riforma elettorale in senso uninominale anglosassone e' gia' maggioritaria nell'opinione pubblica. Anche Berlusconi dovra' rendersene conto.

4. Credo che i termini della questione non stiano esattamente cosi. L'accordo con il Polo non e' mai stato per noi un accordo tecnico. Sono stati semmai i due orfanelli democristiani Casini e Buttiglione insieme ai leghisti di Bossi, spaventati di perdere i loro piccoli feudi, a tirar fuori, del tutto pretestuosamente, la tesi secondo cui una nostra alleanza con il Polo avrebbe messo in pericolo i "valori cristiani". Un appello che ha risvegliato l'anima nera e clericale di AN. E a capo di tutto questo c'e' Forza Italia, di cui non riesco a capire dove siano finite le aspirazioni liberali del '94. All'improvviso il dibattito e' sembrato tornare indietro di anni. Tutti si sono rimessi a riparlare di aborto e divorzio, invece che di programmi che possano modernizzare l'Italia in economia come nella societa'. Perche' se parliamo di valori, oggi, il primo e' il lavoro per tutti.

5.La legalizzazione dell'aborto in Italia e' stata voluta dalla maggioranza dei cittadini italiani. Tra questi sicuramente molti cattolici. "No all'aborto, si alla pillola" era lo slogan che molti anni fa portammo in Piazza San Pietro. Il nostro obiettivo era quello di togliere dalla clandestinita' e dall'illegalita' migliaia di donne. Combattere l'aborto per ragioni di coscienza o religiose e difendere il diritto alla vita e' legittimo. Ma le leggi devono occuparsi di altro. Per esempio, di governare fenomeni che esistono a prescindere dalle coscienze individuali. Se qualcuno, invece, intende rimettere in discussione, nel 2000, il principio della laicità dello Stato, sappia che noi ci batteremo con tutte le nostre energie.

6. Non so perche' noi dovremmo dare fastidio a qualcuno e gli altri, invece avrebbero diritto a partecipare a pieno alle elezioni. La mia valutazione sui candidati Formigoni e Martinazzoli non implica valutazioni sulle persone. E' il sistema bloccato di cui sono parte e che rappresentano che li rende simili. Rappresentano due variabili elettorali di uno stesso schema di gestione politico-istituzionale, fallito sul piano nazionale e riproposto acriticamente in Lombardia. Comunque, se di fastidio vogliamo parlare, cercheremo di procurarlo a chi vuole tenere bloccata l'economia, le riforme, l'ingresso dell'Italia nel nuovo millennio.

7. Non ho mai creduto che i cittadini siano stanchi dei referendum. Guardi cosa e' successo nelle scorse settimane sui referenudm cosiddetti sociali. Sono diventati centrali nel dibattito politico. Gli obiettivi dei 7 referendum lasciati in piedi dalla Corte Costituzionale riguardano molto da vicino la vita di tutti. Se ci sara' informazione il quorum sara' raggiunto e credo proprio che sia sul lavoro, sia sulla giustizia, come sulla riforma elettorale e sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti vinceranno i si.

8. Intanto pensiamo a vivere prima che a morire. L'economia americana va a gonfie vele. Ma se proprio le stelle e strisce non piacciono allora l'Italia puo' guardare in Europa alla Spagna, all'Olanda o all'Inghilterra, dove sempre con la stessa ricetta, piu' liberta d'impresa, piu' flessibilita', meno pressione sul lavoro l'economia e' in netta ripresa.

 
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