BONINO SU CONVEGNO CONFINDUSTRIA: PERCHE' NON SARO' A GENOVADichiarazione di Emma Bonino:
Roma, 24 marzo 2000 - Non andrò al convegno di Genova. Non parteciperò a questo ultimo appuntamento concepito con lo stile e gli interessi della "vecchia" Confindustria.
Avevo condizionato la mia presenza al non essere confusa e ammucchiata con sindacalisti e politici con i quali non ho nulla da dire, o da "concertare". Vi sono oggi (e Callieri e Cipolletta lo sanno bene) da una parte le posizioni tradizionali di Governo e di opposizione rappresentate da D'Alema e da Berlusconi, e dall'altra la grande lotta sociale dei quesiti referendari liberisti e liberali sottoscritti in questi anni con 40 milioni di firme dai cittadini italiani, quella -cioè- della politica della Rivoluzione liberale e federalista del Terzo Stato.
Hanno voluto rendere un estremo servizio, anche pre-elettorale, a lor signori. Negando spazio e considerazione, spero per l'ultima volta, a chi fa politica, a favore di chi gestisce potere.
Ecco perché non andrò a Genova, e includermi tra i presenti era ed è abusivo.