1. Torino rischia di perdere la Fiat e di non essere più la capitale dell'auto. Come influisce tutto ciò sul vostro programma ?

Non é facile prevedere le conseguenze dell'accordo Fiat-GM sull'economia regionale. Ma ricordo che la strategia Fiat privilegia da tempo gli investimenti nelle regioni italiane o straniere dove minore é il costo del lavoro e più ampi sono i margini di flessibilità contrattabili. A dimostrazione di quanto i nostri referendum sul mercato del lavoro fossero necessari anche in Piemonte dove, ora più di prima, l'"indotto Fiat" avrà bisogno di competitività per affermarsi sul mercato globale.

2. Occupazione, sanità, sicurezza : le emergenze della Regione, quali le vostre iniziative anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2006 ?

Sulle Olimpiadi 2006 bisogna intendersi. Se il modello é » Barcellona '92 , cioé forte impegno pubblico sul fronte di infrastrutture preziose per la città e gestione affidata il più possibile ai privati, avremo una grande occasione. Ma se il modello fosse quello burocratico di »Mosca '80 ci troveremmo con Stato, Regione e Comune torinese a gestire tutto, pagare tutto, lucrare su tutto e perdere su tutto. Il fatto che il "dibattito politico" sia incentrato per ora sui nomi del Comitato Promotore non é incoraggiante.