REFERENDUM: BONINO, "IL GOVERNO NON E' PARTITO BENE" =
(da un lancio delle 18:24 dell'AGI)
Roma, 6 mag. - "Onorevole Emma Bonino, largo Chigi, in esterno". Dopo 33 ore di sit-in nel gazebo piazzato davanti all'ingresso di palazzo Chigi i biglietti acclusi ai mazzi di fiori si sono gia' adeguati al nuovo domicilio della leader radicale. Ed e' proprio nella piazza che vengono disposti il
secchio di plastica con le rose gialle e rosa e le sedie per la conferenza stampa en plen air.
"Siamo di fronte ad un governo che non riesce ad imporsi per una soluzione facile facile ad un problema semplice semplice. Una cosa preoccupante perche' non oso pensare a come trovi la
forza per risolvere altri problemi ben piu' complessi all'orizzonte. Non siamo partiti bene", e' la considerazione principale di Bonino.
REFERENDUM: BONINO, "IL GOVERNO NON E' PARTITO BENE" (2)=
(da un lancio delle 18:29 dell'AGI)
Roma, 6 mag. - Critiche alla maggioranza, critiche al Polo. E i radicali in mezzo, con Emma Bonino che dice: "Siamo molto soli quando si tratta del senso dell'importanza delle regole, ormai soggette alle convenienze politiche. Siamo abbastanza isolati come forza politica, ma durante la raccolta
delle firme non ci sembra di esserlo stati tra i cittadini".E allora ecco sprazzi di cronaca di queste 33 ore per dimostrare che "anche se dovrebbe essere un problema semplice semplice dalla soluzione facile facile, in questo Paese i morti possono votare e valere quattromila lire cadauno". Un esempio? "La vedova Ungari stamane ci ha portato il certificato elettorale spedito al marito", racconta Bonino riferendosi al professor Paolo Ungari tragicamente scomparso nel settembre scorso, come riferirono ampiamente le cronache della sua sparizione prima e del rinvenimento poi nella tromba di un
ascensore del centro di Roma."Nessuno contesta che il problema esiste ma la situazione kafkiana fa si' che il governo presenti un disegno di legge, che al Senato, soprattutto per colpa della maggioranza, manchi il numero legale e che il governo ritenga di non poter emanare un decreto".
REFERENDUM: BONINO, "IL GOVERNO NON E' PARTITO BENE" (3)=
(da un lancio delle18:31 dell'AGI)
Roma, 6 mag. - Bonino parla di "pilatesco scaricabarile", di "una questione usata nel gioco dei partiti per influenzare l'astensione" e ricorda le plurime "reiterazioni del decreto sui lamellibranchi, cioe' le cozze" per dimostrare che le difficolta' esposte dal governo non convincono i referendari. "Sento Casini che parla di pagliacciate e Berlusconi di firme raccolte da comunisti. Al primo posso dire che ognuno, evidentemente, ha il suo senso della pagliacciata. Al secondo - conclude - dico che ha la memoria corta. Io ho le sue dichiarazioni di quando prometteva il sostegno di Forza Italia ai referendum se il Parlamento non avesse fatto il proprio dovere".
REFERENDUM: BONINO, I MORTI NON POSSONO VOTARE E PAGARE =
DA 33 ORE A PALAZZO CHIGI, PAOLO UNGARI IN LISTE ELETTORALI
(da un lancio delle 18:44 dell' Adnkronos)
Roma, 6 mag. - Prosegue ormai da 33 ore il sit in di protesta dei Radicali di fronte a palazzo Chigi per chiedere al governo l'emanazione di un decreto legge che consenta la 'pulizia' delle liste elettorali, affinché cittadini morti e dispersi non vengano conteggiati al momento di verificare il raggiungimento o meno del quorum. ''Si tratta -spiega Emma Bonino incontrando i giornalisti- di un problema semplice semplice, che richiederebbe una soluzione facile facile. Debbono votare i vivi, perche' e' un po' bizzarro che votino i morti, oltre che paghino i morti, perche' per il rimborso elettorale che e' distribuito in base al corpo elettorale se del corpo elettorale fanno parte qualche centinaia di migliaia di morti sono sempre quattromila lire cadauno''. E l'ex commissario europeo assicura che diversi cittadini stanno portando ai militanti radicali certificati elettorali recapitati a defunti, come ad esempio quello del professor Paolo Ungari presentato dalla vedova. ''Viviamo in un Paese -insiste Bonino- che
ha uno scarso senso della legalita'. Per noi e' una questione di legalita', mentre nel gioco dei partiti e' diventato un gioco pro o contro il merito dei quesiti, pro o contro l'astensione, pro o contro rendere piu' difficile l'ottenimento del quorum. Gia' in questi primi quattro mesi del Duemila lo Stato italiano ha avuto due condanne al giorno dalla Corte di Strasburgo per violazione dei diritti processuali. Non vorremmo che cominciassimo con x condanne al giorno per violazione dei diritti civili e dei diritti umani per violazione dell'articolo 3 del Trattato. Per questo speriamo che con il passare delle ore arrivi un minimo di decoro istituzionale. So che Casini ritiene questa una pagliacciata, io ritengo piu' pagliaccesco che votino e paghino i morti, ma ognuno ha il suo senso delle pagliacciate''. Infine una stoccata sul futuro del governo e della sua
maggioranza: ''E' una situazione preoccupante, perche' un governo che non riesce ad imporsi per risolvere un problema facile facile e semplice semplice, non oso pensare -conclude Bonino- come potra' mai trovare la forza per affrontare qualche altro problema necessariamente piu' complesso e piu' controverso che e' sicuramente all'orizzonte. Insomma, non siamo partiti bene''.
REFERENDUM: BONINO, SE AMATO NON RISOLVE PROBLEMI FACILI...
(da un lancio delle 19:00 dell'ANSA)
ROMA, 6 MAG - ''Se un governo non riesce a risolvere un problema facile e semplice come quello delle liste elettorali, come trovera' le forze per affrontare problemi piu' complessi? Caro Amato, non siamo partiti bene...''. E' il messaggio che Emma Bonino lancia al Presidente del Consiglio nel corso di una conferenza stampa improvvisata presso la tenda posta di fronte a Palazzo Chigi dove l'ex commissaria europea, insieme ad altri militanti radicali, sta manifestando ormai da 33 ore per ottenere un decreto sulla ''ripulitura'' delle liste.''Molti cittadini in queste ore - ha aggiunto Bonino ai
giornalisti - vengono qui a mostrarmi certificati elettorali di propri cari ormai defunti, anche la vedova di Paolo Ungari, stamane, mi ha fatto vedere il certificato di suo marito''.Ma oltre il premier, Bonino ha attaccato anche il leader del Polo, Silvio Berlusconi: ''Oggi - ha detto - parla di quesiti
radicali e comunisti, ma l'estate scorsa, nel corso della raccolta delle firme, sosteneva che diversi referendum ricalcavano sue proposte di legge e che al momento del voto non sarebbe mancato il suo appoggio''. I radicali si sentono isolati? ''Si', e' vero. Ci sentiamo soli - ha risposto Bonino nell'importanza da dare al rispetto delle regole e della legalita'. Spesso in questo paese questi temi vengono piegati agli interessi di parte''.
REFERENDUM: BONINO, SE AMATO NON RISOLVE PROBLEMI FACILI... (2)
(da un lancio delle 19:00 dell'ANSA)
ROMA, 6 MAG - ''Ma - ha aggiunto Bonino - mentre per noi sono in gioco valori assoluti che non sono ne' di destra ne' di sinistra, purtroppo nel dibattito tra i partiti il principio di non far votare i morti si e' trasformato in un gioco pro o contro il merito dei quesiti. Insomma, nessuno contesta che il problema esista, ma la situazione rimane kafkiana''. La dirigente radicale ha quindi replicato a Pierferdinando Casini che aveva detto di essere abituato alle ''buffonate radicali''. ''Se ritiene che testimoniare in difesa della legalita' sia una pagliacciata - ha detto Bonino - allora penso che far votare i morti sia ancora piu' pagliaccesco''. Infine Bonino ha auspicato che finisca ''questo scarica-barile''. ''E per questo - ha concluso - aspettiamo la risposta della Corte europea di Giustizia: anche se su questi temi non ci sono precedenti in giurisprudenza e' molto probabile che la Corte possa decretare l'illegittimita' dell'esito referendario''. La protesta radicale davanti a Palazzo Chigi proseguira'
anche stasera.