pag. 8di Maurizio Molinari
Oggi l'Ue potrebbe indicare il suo candidato per l'Onu:
Kouchner terzo incomodo tra Migone e la Bonino
BRUXELLES La nomina del nuovo Alto
Commissario delle Nazioni Unite (Unhcr) per i Rifugiati è al
rush finale: l'odierna riunione dei ministri degli Esteri dei
Quindici offre la possibilità di indicare un candidato unico e
fra due settimane a Bruxelles arriverà il Segretario Generale
dell'Onu, Kofi Annan, per un ultimo consulto con l'Unione
Europea (principale donatrice) prima di compiere la
designazione di chi succederà alla giapponese Sadako Ogata.
»Sulla carta al momento il candidato da battere è il
brasiliano Sergio Veira de Mello amministratore dell'Onu a
Timor Est - spiega una fonte diplomatica del Consiglio europeo
- con alle spalle venti anni nell'Unhcr e che proviene da un
continente penalizzato nell’assegnazione dei posti che contano
all'Onu . Il nome di de Mello gode del favore di Annan ma
l'Unione Europea potrebbe tentare di rovesciare il pronostico
riuscendo a far pesare i propri contributi per l'Unhcr - pari
al 46 per cento del bilancio totale - a favore di un candidato
unico. »Se qualcuno dei ministri presenti vorrà avanzare una
sua candidatura - dice Pierre Vimont, ambasciatore della
Francia presidente di turno dell'Ue - potrà farlo durante il
pranzo di lavoro . A compiere il passo potrebbe essere il
ministro degli Esteri di Parigi, Hubert Vedrine, indicando
ufficialmente Bernard Kouchner, oppure il capo della
Farnesina, Lamberto Dini, pronunciando il nome di uno dei due
italiani papabili: la leader radicale Emma Bonino, di cui
Giuliano Amato parlò a Jacques Chirac al vertice di Okinawa, e
il più longevo presidente di commissione Esteri nei Parlamenti
dell'Ue Gian Giacomo Migone, candidato in maggio da una
lettera della Farnesina ad Annan. Ma Dini getta acqua sul
fuoco e alla vigilia fa sapere che: »Al consiglio dei ministri
degli Esteri non se ne parlerà, una candidatura europea non ci
sarà e i francesi non pensano affatto di proporla perché di
possibili candidati ve ne sono al momento almeno tre .
Candidato è appunto il francese Bernard Kouchner, che dovrebbe
lasciare il posto di amministratore dell'Onu in Kosovo a
inizio novembre, proprio in coincidenza con la nomina del
successore della Ogata. Kouchner, forte del sostegno degli
Usa, potrebbe spuntarla su de Mello. Non mancano certo gli
utsider in agguato: dall'ex ministro degli Esteri norvegese
al ministro dell'Ambiente olandese.
I due italiani in corsa hanno passato diversamente la vigilia
dell'incontro di Bruxelles. Dopo una settimana di contatti con
alcune capitali europee Emma Bonino, impegnata in una riunione
di partito, ha scelto un profilo bassissimo evitando commenti.
Migone invece è negli Stati Uniti dove ha già incontrato
l'ambasciatore Usa all’Onu, Richard Holbrooke, e domani vedrà
lo stesso Annan. »Io tengo duro - fa sapere - e il governo è
con me . Negli ambienti di Bruxelles la Bonino gode di molte
simpatie, maturate negli anni in cui fu commissario europeo.
L'ipotesi di un suo ritorno sulla scena fa discutere. »Ma Emma
nulla può - ammette un alto funzionario chiedendo l'anonimato
- senza il sostegno di Dini e non può essere certo candidata
dal ministro di un altro Paese, la prassi europea forse è
crudele ma è questa .