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"Due candidati e il terzo gode"
Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, cui spetta la designazione dell'Alto commissario per i rifugiati, non avrà una indicazione ufficiale dall'Europa e neppure dall'Italia. La Francia, la Norvegia, la Danimarca e l'Olanda hanno un loro candidato. L'Italia ne ha addirittura due : Emma Bonino, che come commissaria europea ha già lavorato con impegno sul tema dei rifugiati ; e il senatore diessino Giangiacomo Migone, da anni appassionato animatore della commissione Esteri del Senato. Il capo della diplomazia italiana, Lamberto Dini, giustifica la mancata scelta di un solo nome con l'argomento, piuttosto specioso, che sottoponendole ambedue ad Annan si otterrebbe di » rafforzare la posizione italiana, non di indebolirla .
Insomma, secondo Dini, più che di una designazione si tratta di una lotteria : più biglietti si hanno più sono le probabilità di vedersene estratto uno. Ma le cose non stanno cosí. Un candidato italiano, soprattutto se dotato di un robusto pedigree europeo, avrebbe potuto forse superare la reticenza dei francesi, che puntano a trasferire dal Kosovo ai rifugiati Bernard Kouchner, e a ottenre la designazione dei Quindici. Ma se l'Italia non é in grado di scegliere fra i suoi candidati il più adatto, é facile per gli europei e sarà facile per il segretario dell'Onu rifiutarsi di farlo al suo posto. Magari con l'argomento di non volersi intromettere nei nostri affari interni. Pretesto comodo, con ampia giustificazione. La difficoltà nasce infatti dall'aver trattato la vicenda più come questione di politica interna (e di rapporti interni alla maggioranza) che come ricerca di un'affermazione in campo internazionale. Dini ha spiegato che quando il presidente Giuliano Amato ha sponsorizzato la candidatura di Bonino,
era già stata avanzata da tempo quella di Migone e non c'era ragione di ritirarla. Forse una ragione ci sarebbe stata : accrescere le possibilità di ottenere l'incarico. Ma in tempo di maggioranze friabili, partiti finti e collegi sicuri, certe questioni diventano terribilmente secondarie.