Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 25 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maria Federica - 21 settembre 2000
21 settembre 2000 - IL FOGLIO

pag. 1

"Candidature Onu"

Settimana di impegni internazionali per Giuliano Amato: in tre giorni il presidente del Consiglio incontra i principali partner dell'Italia. Martedi é stato ospite a colazione di Jacques Chirac all'Eliseo. Ieri, é stata la volta del presidente americano Bill Clinton, del segretario al Tesoro Lawrence Summers e di Madeleine Albright. Il grand tour termina, tra oggi e domani, a Berlino con il ventiduesimo vertice bilaterale italo-tedesco. Le tre ambasciate di Parigi, Washington e Berlino hanno lavorato a lungo sui dossier che riguardano numerose questioni aperte e alcune emergenze, come l'andamento del dollaro rispetto all'euro e la crisi energetica. Gli osservatori rilevano la volontà del premier e della nostra diplomazia di sottolineare che l'Italia ha degli interessi e che intende esercitare un ruolo internazionale attivo. E la partita internazionale si intravede. Gli incontri di Amato con Jacques Chirac e Bill Clinton sono serviti anche per preparare il vertice con Gerhard Schroeder, ovvero per evitare dis

sapori tra Italia e Germania sull'ipotesi di allargamento del consiglio di Sicurezza. Anche perché una soluzione » concertata , che riconosca equamente il ruolo tedesco e italiano, avrebbe il vantaggio di contribuire a preservare l'armonia europea. Amato sarà raggiunto a Berlino da mezzo governo. Oltre a Lamberto Dini, saranno presenti i ministri dell'Interno e della Difesa, Enzo Bianco e Sergio Mattarella. Gli altri fili conduttori degli incontri di questa settimana sono le polemiche sulla sicurezza internazionale e sul mantenimento della pace (con riferimento ai balcani e alle elezioni jugoslave), la crisi dell'euro e quella petrolifera. Con i francesi e i tedeschi, Amato e Dini affrontano anche il capitolo della riforma istituzionale e del ruolo dell'Europa (soprattutto per quanto riguarda i temi economici) e dell'allargamento a Est, dossier caro alla Germania ma che in passato ha raccolto le resistenze di alcuni paesi dell'Unione. Ora Amato intende dare il via libera dell'Italia su questo punto e il suo

gesto distensivo non passerà inosservato a Berlino. A Washington, invece, il premier ha dedicato il tempo di dedicarsi alle sue antiche passioni accademiche: l'ambasciatore d'Italia, Ferdinando Salleo, ha organizzato per lui una prima colazione con importanti rappresentanti dei think-tank americani e con molti giornalisti. Obiettivo : spiegare il ruolo dell'italia nei prossimi mesi e farsi spiegare che cosa potrà succedere negli Stati Uniti il 7 novembre, quando verrà eletto il nuovo presidente.

La duplice candidatura italiana alla guida dell'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite fa discutere. In corsa sono il presidente diessino della commissione esteri del Senato, Gian Giacomo Migone, e l'esponente radicale Emma Bonino. Il fatto che l'Italia proponga due nomi dimostra quale sia l'impegno del nostro governo. Buona regola vuole, nelle organizzazioni multilaterali, che un paese scelga un solo candidato sul quale concentrare gli sforzi. Due, invece , si elidono a vicenda. L'Italia puó ambire a ottenere questa carica internazionale. Il nostro paese é infatti vicino ad aree di conflitto dove gli esodi forzati sono all'ordine del giorno e dove sono presenti molte organizzazioni non governative italiane. Ma al di là dei loro curriculum, Bonino e Migone hanno, seppur in maniera diversa, disturbato troppe volte la diplomazia ufficiale, che in alcune occasioni non hanno gradito il protagonismo in politica internazionale dell'ex commissario europeo. Migone ha invece spesso espresso critiche n

ei confronti della Farnesina, anche in merito alla trasparenza nelle nomine degli ambasciatori. Eppure Dini, nel 1998, aveva proposto la candidatura dell'esponente diessino come successore di Carl Bild, ex premier svedese, allora rappresentante speciale Ue in Bosnia. L'accordo tra i paesi europei prevedeva la nomina dell'ex ministro degli Esteri, ma poi la Quercia scelse Umberto Ranieri. Due giorni fa, Migone ha infine incontrato Kofi Annan, per presentare ufficialmente la sua candidatura.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail