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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maria Federica - 5 ottobre 2000
5 ottobre 2000 - IL FOGLIO

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"Migone si sente in corsa, ma l'Ulivo preferisce la Bonino"

Nella scelta di Emma Bonino, come possibile candidato unico dell'Italia alla guida dell'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu (Acnur), hanno avuto un peso importante le ultime mosse di Walter Veltroni e il desiderio di Francesco Rutelli di conquistare le simpatie dell'universo radicale. Cosí Gian Giacomo Migone, presidente della commissione Esteri del Senato, ieri ha letto sulle pagine del quotidiano La Repubblica la notizia che la sua candidatura sembra ora sfumata. Il senatore disessino non ha peró ricevuto comunicazioni in tal senso da parte della Farnesina o di Palazzo Chigi. Anche se nei giorni scorsi aveva avuto un colloquio con Veltroni. E il segretario diessino gli aveva accennato all'ipotesi della candidatura unica : Emma Bonino. Ma Veltroni non fa parte dell'esecutivo. Cosí ieri Migone, nel corso della trasmissione » Radiotremondo , ha spiegato che » il governo mi ha candidato ufficialmente, per iscritto, due volte", in primavera, con due lettere, una indirizzata al segretario generale dell'

Onu, Kofi Annan, e una al ministro degli Esteri francese Hubert Vedrine. Cosí "se il governo cambia le sue decisioni nei mie confronti - ha concluso Migone - io resto come candidato non ufficiale dell'Italia". Ma a decretare il fatto che il governo sosterrà solo Emma Bonino sembrano essere stati proprio tutti: da Romano Prodi a Giuliano Amato, passando per Veltroni e Lamberto Dini. Bonino puó inoltre contare sul sostegno dell'ex compagno di partito Francesco Rutelli che ora, da candidato premier, vuole agganciare il voto radicale. Le ragioni » tecniche della diplomazia sono invece altre : la competizione per l'Acnur vede fronteggiarsi candidature di rilievo, tra cui molti ex ministri : occorre inoltre un know how sui diritti umani. E la notorietà a livello internazionale della Bonino é proprio legata a questi temi. Ora la diplmazia italiana é al lavoro, soprattutto in Europa, per trovare nuovi sponsor che sostengano la candidatura dell'ex commissario europeo. Una sponda potrebbe essere fornita dal Quai d'O

rsay, qualora Bernard Kouchner si ritirasse. Kouchner, radicale francese, ha già concorso per una carica assieme alla Bonino : quella di amministratore del Kosovo. Allora Parigi la spuntó su Roma. Questa volta la Francia potrebbe sostenere la candidatura italiana.

 
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