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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maria Federica - 13 novembre 2000
10 novembre 2000 - LA REPUBBLICA

» La nostra avventura telematica

di Emma Bonino

Sono molto grata a Stefano Rodotà - prima ancora che da radicale, da cittadina che non smette di appassionarsi alla politica - per l'attenzione che ha voluto dedicare alla nostra avventura telematica. Gli sono grata, in particolare, perché ha colto l'essenziale : noi stiamo ancora uan volta tentando - é la nostra storia di radicali da mezzo secolo ormai - di trovare nuove domande, e magari anche qualche nuova risposta, sul tema della » forma partito Qual é, dunque, il nostro obiettivo, e il nostro obiettivo - lo ammetto - assolutamente, scopertamente, » doloso ? Quello di consentire a chiunque lo vorrà di » occupare il nostro spazio, e magari addirittura di »espropriarci .

Che vuol dire ? Vuol dire che abbiamo escogitato un meccanismo, un » gioco telematico e democratico per cui tutti i cittadini (senza alcuna distinzione : che votino per i radicali o no), registrandosi sul sito internet HYPERLINK "http://www.radicali.it" www.radicali.it , posson partecipare, da elettori ma anche da candidati, alla elezione on line di 25 nuovi membri del nostro Comitato di coordinamento Grazie a questa nuova forma di devoluzione di potere (ed é vera » devolution ) tutti saranno nelle condizioni di incidere nella formazione delle nostre decisioni. E' - questa- una palla di neve che puó diventare una slavina. Se i cittadini scopriranno di poter fare una cosa del genere con i radicali, ben difficilmente tollereranno di non poterla fare anche con i loro partiti

Devo invece dire all'amico Rodotà che la sua critica al nostro presunto » referendum elettronico permanente , alle derive plebiscitarie e populistiche che finiremmo per alimentare non coglie il bersaglio, per la banale ragione che il bersaglio, cosí come lui lo vede, molto semplicemente non esiste.

Noi non abbiamo organizzato nessuna consultazione referenderia » virtuale , e, anche nel mondo » fisico , abbiamo sempre guardato con qualche sospetto ad un certo uso dello strumento referendario Insomma, per noi deve valere nella rete quello che abbiamo sostenuto in questi anni: gli strumenti di partecipazione diretta non servono a sostituire, ma a rafforzare e ad integrare le forme della democrazia rappresentativa.

Cercheremo - con l'aiuto di Stefano Rodotà, se lo vorrà - di far ricordare anche questo ai troppi che sembrano averlo dimenticato. Ma occorre partire dall'appuntamento delle lezioni on line che abbiamo saputo concepire. E', per tutti, una nuova occasione di impegno, e, insieme, un'occasione di impegno nuovo. Sarà colta ? Lo spero. Ne hanno, ne abbiamo tutti davvero bisogno.

 
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