Pag.3Di Mario Ajello
Bonino : » Governo e leader italiani non hanno linea sulla Ue"
"Posizione italiana ? Le sembra forse che nel vertice di Nizza il nostro Paese abbia una posizione ? Se lei la conosce, per favore me la dica". Attacca, Emma Bonino, ex commissario europeo oltre che leader radicale.
Ma sono io che devo intervistare lei o viceversa.
» Va bene. Sui grandi temi europei in discussione, l'Italia non ha una linea. E' del tutto priva di una posizione limpidamente conosciuta e veramente dibattuta. Il nostro governo non ha fatto capire, forse perché non lo sa neppure lui, se é d'accordo con la posizione della Francia o con quella della Germania. Se nell'Unione europea devono contare più i tedeschi o i loro concorrenti. La tesi del governo italiano é che il nostro Paese non avendo una posizione vera puó mediare meglio tra i litiganti. Ma andiamo Lo sa qual é la verità ?
La sveli lei.
» E' che la posizione italiana é bizzarra.
Addirittura.
» Ed é ridicolo il Movimento Federalista Europeo. Dicono che io non posso, e non devo, andare a Nizza, perché nell'ultimo anno e mezzo non mi sarei abbastanza applicata ai temi comunitari. Sarei poco federalista, io. Mentre Rutelli, che a Nizza parla, sarebbe più federalista di me ".
Bizzarro anche questo ?
» La loro motivazione é che, mentre io mi distraevo, Rutelli ha scritto un bell'articolo sull 'Europa. La cosa più curiosa é che sulle vere questioni all'ordine del giorno a Nizza - il passaggio di materie alla maggioranza qualificata, la composizione della Commissione, la riponderazione dei voti al Consiglio europeo - non esiste né accordo partisan né accordo bipartisan fra Polo e Ulivo. Loro sono stati capaci unicamente, e inutilmente, di interessarsi alla carta europea. Non perché gli stia a cuore il merito di quella carta, la quale per altro é uno documento superfluo, privo di valore giuridico, non inseribile nei trattati internazionali e persino esilarante e comico dal punto di vista lessicale viste le ovvietà che contiene. Ma perché questa carta inutile, agli occhi dei partiti, ha potuto rappresentare un buon alibi per discussioni e inciuci : Bossi aderisce o no ? Io Polo sono più europeista di te Ulivo, o viceversa E Bertinotti come si pone ? Intorno alla Carta abbiamo dato una prova di provincialism
o da cucina politica casereccia".
Di chi é la colpa ?
» Tutto ció é la conferma che il nostro sistema-Paese, e la classe politica anzitutto, sono acriticamente europeisti. Per noi l'Europa non é una priorità. E' un preteso per parlare d'altro .
C'entra qualcosa, questa sua critica all'intera politica italiana, con la sintonia dei radicali con le tematiche sollevate da Veronesi ? Pannella ipotizza addirittura un ticket fra lei e il ministro della sanità.
» Veronesi dice cose normali, sui contraccettivi, sulla pillola del giorno dopo, sull'eutanasia, sulle tossicodipendenze, che tutti rischiavano di dimenticare fra una genuflessione e l'altra ma che sono stati la nostra politica in tutti questi anni. Veronesi sa che la scienza deve essere al servizio dell'individuo e non viceversa. Se confrontiamo tutto questo con le fumisterie del Nuovo Ulivo o come si chiama , ci accorgiamo che si attarda in problemini che non interessano a nessuno e chi affronta in maniera seria le questioni vere. Fra le quali dovrebbe rientrare ovviamente anche l'Europa .
Fa più politica un ministro come Veronesi che quaranta segretari di partito ?
» Ma certo. Quelli sanno fare soltanto del monopartitismo imperfetto. Cosí l'Italia si trova alla retroguardia di un'Europa che pure non sta tanto bene".
E tuttavia, mentre la » vecchia politica resiste sulla scena, la » nuova politica - se esiste - non riesce a imporsi davvero. O no ?
» Guardi che la nostra campagna sul voto on-line sta andando benissimo