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di Antonio Rampino
Bonino : » Libertà di ricerca per trovare la via d'uscita
Emma Bonino, lei é stata commisario dell'Unione europea alla sicurezza alimentare, e proprio negli anni caldi, ovvero a partire dal 1997. In questi giorni, tra Bruxelles e l'Italia sulla cosiddetta Mucca Pazza é in atto una polemica feroce. Come la giudica ?
» Pazzesca. I Verdi e Alfonso Pecoraro Scanio fanno un'interrogazione a romano Prodi su un documento noto a tutti, e dal 1990. Riesumare un caso, che stampa e Parlamento europeo avevano già sviscerato cinque anni fa, e che non é servito a condizionare l'azione successiva dell'esecutivo comunitario, serve solo ad aumentare l'allarmismo. E ad attirare l'attenzione su di sé, in piena campagna elettorale .
Allarmismo, lei dice. Ma come si deve comportare un ministro, un governo, per proteggere la salute che pur é un diritto di cittadinanza ?
» Il rischio zero non esiste, questo avrebbe detto un governo serio ai cittadini. Ma i rapporti tra politica e scienza non sono mai stati facili. E purtroppo il capitolo italiano sulla Bse conferma la propensione dei nostri politici a prestare orecchio alla scienza solo quando questa assecondi le loro esigenze, e a ignorarla per tutto il resto .
La scienza, tuttavia, non dà certezze.
» Infatti. La ricerca sulla Bse va avanti a piccoli passi, il Nobel a Stanley Prusiner sul prione l'hanno dato nel 1997, mica mezzo secolo fa. Mentre Tony Blair e Bill Clinton hanno dato il via alla sperimentazione genetica, l'Italia si é impastoiata in un dibattito tutto suo. Mentre la ricerca biomedica avanza ed offre ai Paesi che laicamente se ne avvantaggiano nuovi orizzonti sanitari, l'Italia si attarda, e finirà per mandare a curare all'estero i propri malati Che, beninteso, per la Chiesa saranno dei peccatori .
Lei nel 1997, vietó l'uso della testina di vitello e di altri materiali a rischio, proprio per la Bse. Poi, nel giro di tre mesi, il divieto fu revocato
» Io quel provvedimento l'ho ripresentato ogni sei mesi, finché é stato recepito. Prendere provvedimenti in casi come questi é difficile, si ricevano pressioni pazzesche. Mi rendo conto cosa deve essere successo in Italia in questi giorni. Ma dire che le mucche italiane sono tutte sane, non serve a niente. Il punto é che l'insieme dei controlli europei che si susseguono dal 1997 mette in evidenza grandi inadempienze delle autorità italiane sulla messa al bando delle farine animali, sulla rimozione dei materiali a rischio al momento della macellazione, sulla sorveglianza nei mattatoi. Quello che si sarebbe dovuto fare, e che si dovrà assolutamente fare in futuro, é stabilire regole. E farle rispettare. E liberarsi dagli oscurantismi .
Ieri, il ministro italiano dell'agricoltura ha dichiarato che l'Europa accusa l'Italia solo perché a breve giro Bruxelles deve dare il via libera alle viti transgeniche, e i Verdi italiani sono contrari » Se é per questo Alfonso Pecoraro Scanio e l'integralismo verde italiano hanno messo al bando anche la ricerca, e la sperimentazione sulle biotecnologie verdi. Senza contare che, messe al bando le farine animali, con che cosa alimenteremo i vitelli ? Forse con la soia geneticamente modificata, che ci toccherà importare. E allora, non sarebbe meglio avere noi italiani i nostri brevetti ? .