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Conferenza ERA
Partito Radicale Giorgio - 13 gennaio 1997
Risposta al messaggio di O. Dupuis del 7-Gen-97
e p.c. a Marco Pannella, Danilo Quinto, Emma Bonino, Maurizio Turco, Gianfranco Dell'Alba, Marino Busdachin, Davide Tutino, Michele Boselli e Marco Perduca.

e al tesoriere e alla segreteria dell'Era

Caro Segretario!

Mi spiace che tu consideri solo il tono della mia del 30/12/96, in realtß di qualcosa di molto pi· pesante si tratta. Difatti continuo a muoverti, con sempre maggiore determinazione, le identiche accuse che ho avuto modo di esplicitarti pubblicamente nella riunione informale PR del 22-23 dicembre scorso.

Ero certo che le conclusioni del leader del Partito di quell'occasione ti avessero fatto comprendere l'incredibile errore politico nel quale ti stai sempre pi· cacciando in tema di Esperanto, e il danno che stai procurando all'ERA favorendo i rapporti con una associazione dimostratasi avversa all'ERA come l'UEA.

Mi accorgo invece, ancora una volta, che sei completamente sordo persino al leader del PR il quale, anche successivamente a quella riunione era ulteriormente intervenuto presso di te.

Quelle che tu chiami "ricordi di una serie di cose", sono in gran parte frutto della tua immaginazione ma, con senso di responsabilitß, preferisco, per il momento, sorvolare (del resto della tua deformazione del reale tutti i presenti alla riunione del 22/23 dicembre si sono resi conto viste le "fantasie" che, in tema, hai inanellate una dietro l'altra).

Ti rammento piuttosto le due sole domande che ti avevo posto nel mio messaggio:

1) Oltre agli esperantistiebasta, a NY, gli esperantistiradicali sono, anche formalmente, cooganizzatori della azione alle NU ?

2) Nel "Simposio" che hai concordato con gli esperantistiebasta per il 4/4/97 a Bruxelles,gli esperantistiradicali vengono contemplati nella coorganizzazione o no? (Dal prospetto che mi hai fatto vedere vedo, assurdamente, che l'ERA non affatto ipotizzata, e spero sia un tuo scherzo burlone come, peraltro quasi tutta la tua risposta del 7 gennaio).

C' quindi la disponibilitß a rivedere con i compagni impostazione (davvero obsoleta) e invitati?

Ribadisco (cosø come ricorda la Mozione del V Congresso dell'ERA e come, pi· volte ha sottolineato la necessitß il leader del partito) l'urgenza del lancio della "Campagna per .... entro il 2020".

Il lancio "pubblicitario" della Campagna (del Partito e dell'ERA) dovrebbe avvenire prima nel mondo esperantista (potremmo cominciare a parlane subito in una lettera comunemente firmata e rivolta, tanto per cominciare, alle organizzazioni esperantisti dei 19 Paesi ECOSOC, annunciando la nostra azione alle NU in collaborazione con l'UEA e chiedendo loro di aderire alla Campagna e di preparare, fin d'ora, la necessaria azione di sostegno, nel loro Paese, in favore della nostra iniziativa a NY (in questi giorni ho avuto modo di parlarne con Marino che d'accordo).

Il primo Seminario organizzativo della Campagna dovrebbe essere a maggio, e comunque non oltre il primo semestre del 1997 e secondo quella prima bozza che ti ho giß spedito.

La questione risoluzione al PE non c'entra davvero niente con questo e non assolutamente giustificativa della perdita di un'altro anno arrivando a settembre.

Peraltro ti faccio notare che uno Studio ufficiale sull'Esperanto il competente Ministero di uno Stato membro dell'Ue lo ha giß fatto e pubblicato sul Bollettino ufficiale il 10/4/1995 (a proposito perch , intanto, non lo facciamo acquisire ufficialmente dalla Commissione cultura e dalle altre competenti strutture di Bruxelles?) e quello noi intanto andiamo a ufficializzare e pubblicizzare (con tutto quel che ne consegue) nel Seminario organizzativo dell'8-9-10 maggio, non solo, per allora ci sarß anche lo Studio curato dal Nobel per l'economia Selten su i "costi della (non) comunicazione linguistica europea. Insomma di studi ne abbiamo a sufficienza ora dobbiamo organizzare l'azione, europea e mondiale.

Ringraziadoti per la cortese attenzione, Giorgio Pagano

 
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