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Conferenza ERA
Partito Radicale Giorgio - 8 maggio 1997
Al Presidente, al Segretario e al Tesoriere del Partito radicale.e p.c. in Conferenza Partito radicale.Oggetto: dimissioni dalla carica di Consigliere generale del Partito radicale.Roma, 08/05/97.Cari!A meta' aprile, casualmente, venni a sapere che il Partito, a New York, stava per spedire le lettere di convocazione di ONG delle Nazioni Unite per la costituzione di un Comitato "sulla lingua internazionale".Chiesto, e avuto, testo di quella lettera mi accorgevo che in gran parte erano state copiate idee e frasi da me precedentemente inviate a NY per stilare appunto una analoga lettera (in un primo tempo tale riunione di ONG era prevista per i primissimi mesi del 1997) ma del tutto assente era la mia firma e la presenza dell'associazione radicale "espERAnto".La sorpresa, segnatamente, fu nel vedere:1) Busdachin che si proponeva (copiando peraltro le mie frasi ed informazioni) quale unico esperto della questione;2) l'assenza proprio dell'associazione del Partito che raccoglie tutti i radicali espera
ntisti;3) la presenza, invece, dei veteroesperantisti dell'Universala Esperanto Asocio.Sulla problematica ebbi immediatamente il conforto del Tesoriere e del leader del Partito. Benche' immediatamente e chiarissimamente esplicitate tutte tali contrarieta' al Segretario, all'Ufficio di New York e a Busdachin, le lettere partirono ugualmente invitando tali ONG ad un incontro per l'8 maggio.Oggi pero', appunto 8 maggio, Busdachin e Perduca sono a Roma. A New York all'Ufficio del Partito c'e' solo un impiegato...Ho ricordato questo, ultimo episodio, solo perche' esso (certamente non il piu' grave) costituisce oggi, la goccia. La goccia che fa traboccare il vaso. Figure come quest'ultima, per educazione, amor proprio e del prossimo, come del Partito, non sono uso a farne.Del resto, anche se le mie "prestazioni" radicali datano dal 1975, non credo di essere stato chiamato nel Consiglio generale del Partito solo per una anzianita' di quel tipo, ma perche' "incarnavo" rappresentativamente una delle campagne

del Pr. Ora che tale responsabilita' e' stata posta nelle mani di altri...E poi, e poi, e poi... tante, troppe, sono le ragioni di disaccordo con la gestione del Partito operata dall'attuale Segretario.Le mie dimissioni da Consigliere del Pr sono quindi logica e opportuna conseguenza.Caramente, Giorgio Pagano.

 
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