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Conferenza ERA
Partito Radicale Giorgio - 5 giugno 1997
3832, 29-Mag-97, 17:21, I-----, 4404, O.Dupuis, HU, Budapest
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Esperanto

Caro Giorgio,

rispetto alle tue ultime lettere mi sembra importante riportare la questione al suo punto centrale: l'articolazione del partito e dell'associazione radicale esperantista. Perché questo è, secondo me, il punto.

A questo proposito, credo sia utile ricordare alcune cose:

a) l'ERA non è l'associazione DEGLI esperantisti radicali ma è una associazione radicale DI esperanti radicali.

b) il segretario dell'ERA è, per la sua carica, per la sua esperienza e anche per la sua storia, un referente privilegiato per il partito nella sua battaglia a favore dell'esperanto. Non mi sembra possa, debba essere IL referente in assoluto.

c) le associazioni radicali e quelle federate sono (o dovrebbero essere) DEI (e non I) luoghi e momenti, seppur privileggiati, di agregazione e di azione su degli obiettivi del partito (cosa che non impedisce - vedi l'ARA - la costituzione di associazioni su temi non prioritari - ovvero non fatti propri dal partito attraverso la sua mozione congressuale).

Fatte queste premesse, rispondo ad alcune cose da te dette e scritte in vari luoghi.

a) lniziativa esperanto all'ONU

Rispetto alle cose da me dette nella riunione al partito, mi preme dirti che se a te "non sono mai piaciute le ritrattazioni", a me non piacciono le buggie. Ho detto che SE la lettera non fosse ancora partita, l'avremmo modificata inserendo accanto alla firma di Marco Perduca la tua firma, in quanto "partito". Essendo partita (materialmente) la lettera, questo non è stato possibile.

Sempre sull'argomento "rapporto ERA/Partito", dici "non capisco per quale motivo anziché emancipare una associazione radicale in modo che essa divenga sempre pi- prestigiosa nel mondo esperantista, sia per forza che per credibilit... comparabile con quella della maggiore associazione esperantista, tu senta il bisogno di bloccare anziché favorire tale processo".

A tale questione anche se ho gi... risposto, ripeto che rimango convinto che le associazioni, radicali e federate, devono essere STRUMENTI per non dire strumentali al partito. Visto che non credo che si possa dire che la direzione di marcia di tutte le associazioni fosse stato proprio di quella natura in questi ultimi anni ma che, d'altra parte, e almeno rispetto alle Nazioni Unite, si è riuscito in qualche modo, grazie anche allo status NGO, di mantenere un minimo di unit..., non vedo perché dovrei lavorare per cancellarlo.

Detto questo non ho nessun problema a dirti che se l'approccio prevalente sulla questa questione dovesse dimostrarsi di segno opposto, né trarrei immediatamente tutte le conseguenze.

b) UEA

Per quanto riguarda l'UEA, credo che alcune cose vanno chiarite. Contrariamente a quello che affermi non credo che il rapporto UEO nei nostri confronti sia cosi negativo. Certo, sono d'accordo con te, c'è chi dentro l'UEA non vede di buon occhio quanto è stato fatto dall'ERA e dal partito in questi ultimi anni. Pero' mi risulta anche che personalit... di primo piano dell'UEA hanno collaborato al libro "i costi della non comunicazione in Europa" che sta per essere pubblicato e che trovo, se me lo consenti, molto interessante e ben fatto.

c) Finanziamento della Commissione.

E' un argomento che rimane da affrontare. Non credo che i non "esperti" della questione come chiami chi, al di fuori dell'ERA, ha fatto o tentato di fare qualcosa sull'esperanto in questi ultimi anni, ivi compresi gli organi del partito, non possano dare dei contributi a questi progetti. Come, per esempio, suggerire che potrebbe essere opportuno non dare l'onore dell'introduzione del libro a Scalfaro ma darla ad un radicale oppure utilizzare il giornale dell'ERA per diffondere altre iniziative del Pr (e non solo quelle che riguardano l'esperanto).

d) altre iniziative prospettate in quella riunione

Come ricorderai nella riunione avevamo prospettato una serie di altre iniziative delle quali non mi hai pi- fatto sapere niente.

- prestito del Partito all'ERA per concludere il progetto UE;

- seminario a Bruxelles nell'autumno prossimo;

Per il quale andrebbe capito l'obiettivo, le persone da coinvolgere, la data, ...

- altro progetto presso la Commissione

Su questo punto non so tuttora cosa pensi dell'idea di fare un progetto che preveda la traduzione nelle altre (o alcune) lingue dell'UE, la stampa e la distribuzione in alcuni ambienti del libro "i costi nella non comunicazione".

Un caro saluto,

Olivier

 
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