2. La conoscenza fluente della lingua e' il solo elemento caratterizzante comune dei membri di questa comunita'. Ogni altra caratteristica (razziale, religiosa, etnica, di sesso) non ha rilevanza per definire l'appartenenza alla comunita'.
3. Di conseguenza, per sua stessa natura, la comunita' esperantista rispetta ogni opinione politica, espressa democraticamente, ed ogni tradizione culturale.
4. Ma la comunita' esperantista non potrebbe evolversi [ed essere sempre più al servizio della comunità internazionale] se consistesse solo di componenti separate, indifferenti l'una all'altra, consideranti solo proprie regole e norme, impegnate nella semplice coesistenza. Una comunita' non e' solo un insieme di parlanti la stessa lingua dotati di diritti individuali: e' anche una realta' concreta con un destino comune.
5. Questo destino comune e' stato forgiato da piu' di 110 anni di storia della comunita' linguistica. E' salvaguardato da una letteratura esperantista originale e da comuni tratti culturali. E' rafforzato dai convegni ufficiali della comunita' stessa, in tutte le loro forme, dai corsi ai congressi. Questi incontri sono essenziali per la vita della nostra comunita', se forniscono l'opportunita' di educarsi ed integrarsi reciprocamente, imparare a vivere insieme rispettarsi l'un l'altro. A questo fine i Centri Culturali e le Case Esperantiste [oggi, i centri studi, le scuole esperantiste e quant'altro domani,] hanno un significato particolare ed una missione specifica. [Anche nel far essere la lingua e la comunità sempre più transnazionali, transetniche e a disposizione di tutte le persone del mondo.]
Accettando le suesposte "Cinque tesi"
aderiamo al primo Forum per la Comunita' Esperantista.