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Conferenza ERA
Partito Radicale Giorgio - 15 dicembre 1997
Seminario radicale, Roma 12-15 dicembre 1997

Le attività della "Esperanto" Radikala Asocio

per il "diritto alla lingua e alla Lingua Internazionale"

di Giorgio Pagano

L'impegno che ha, per la quasi totalità, occupato le energie umane e finanziarie dell'ultimo anno e mezzo dell'ERA è stato la conduzione di un progetto di studio (con successiva pubblicazione in italiano, inglese ed esperanto) su "I costi della (non) comunicazione linguistica europea". Realizzato sotto la direzione del Premio Nobel per l'Economia R. Selten e con la collaborazione di eminenti economisti e specialisti.

Tale Progetto, approvato dalla Commissione europea con un contributo di circa il 50 percento, con un anticipo del 25 percento, è in realtà costato oltre 10 milioni in più rispetto ai preventivati 174 milioni.

Tanto per darvi una idea dello sforzo finanziario dell'Associazione vi faccio presente che, escludendo il contributo della Unione Europea, l'ERA ha dovuto far fronte ad una entità finanziaria pari a circa 4 volte il bilancio medio dell'ERA degli ultimi anni.

A questo sacrificio economico si intendeva far fronte non solo chiamando ad una maggiore contribuzione i propri iscritti ma, soprattutto, attraverso gli introiti derivanti e dall'aggiornamento degli insegnanti italiani che, con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, l'ERA era stata autorizzata a fare fin dal 1996 e con nuove iscrizioni, soprattutto comunitarie, che avrebbero avuto il suo punto di forza e di partenza in un Seminario al Parlamento Europeo che fin al 1995 l'ERA aveva chiesto al Partito radicale e che avrebbe dovuto tenersi nell'aprile del 1997.

Quasi tutti gli obiettivi individuati hanno dato il preventivato apporto:

gli iscritti hanno profuso un impegno maggiore nella iscrizione e l'aggiornamento degli insegnanti ha prodotto oltre venti milioni di autofinanziamento. Mentre non è riuscito il salto di quantità e qualità delle iscrizione comunitarie per effetto della negazione da parte del Partito radicale della tenuta del Seminario al Parlamento europeo.

Partito radicale che, nella conduzione del Segretario, si è cimentato in una ulteriore ed enorme attività di "aiuto fattivo":

- accordandosi con la totalitarista Universala Esperanto Asocio per le attività in seno alle Nazioni Unite e cercando di tenerne accuratamente fuori l'ERA;

- negando all'associazione radicale "Esperanto" persino l'opportunità di interagire per il "diritto alla lingua e alla Lingua Internazionale" alla Conferenza delle Nazioni Unite sulle minoranze tenutasi a Ginevra qualche mese fa.

Unico dato "davvero negativo" è, invece, stato l'acquisto di 250 unità dello studio sui Costi della (non) comunicazione linguistica europea (con il 33,3 percento di sconto) che però, e qui di nuovo il grande "aiuto fattivo", non sono stati inviati ai Parlamentari europei come, "erroneamente", si era dapprima concordato.

Ad ogni modo l'Era è riuscita a concludere positivamente il Progetto europeo.

Ma ha anche:

- concluso la raccolta di firme (sono quasi 6.000 di 30 Paesi del mondo) in calce all'appello pro-esperanto. Iniziativa sulla quale si è notevolmente impegnato anche il Partito radicale concedendo la possibilità ai militanti dell'ERA di andarsele a raccogliere persino al Parlamento europeo. Purtroppo, sempre grazie allo "strenuo impegno" del Segretario del Partito, non abbiamo potuto ancora cominciarne la consegna alle istituzioni europee alle quali, principalmente, l'Appello era rivolto;

- aggiornato circa 90 insegnanti italiani sull'Esperanto;

- avviato l'iter politico per una rappresentanza esperantista, in questo caso nel senso soprattutto di comunità transnazionale, presso il Bureau Europeo per le Lingue Meno Diffuse.

Attualmente l'ERA è impegnata nella promozione politica di quanto esplicitato in "I costi della (non) comunicazione linguistica europea".

 
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