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Conferenza ERA
Partito Radicale Daniela - 29 novembre 1998
19 Novembre 1998. Cari e stimati "gesamideanoj", ieri a Radio Varsavia ho sentito parlare di voi. Benche' sia esperantista da soli 4 anni ( ho incominciato a imparare l'esperanto gia' sessantacinquenne ) ,anche io mi sono reso che avete fatto molto per l'esperanto in questi ultimi anni, e disapprovo il cattivo atteggiamento dell' UEA nei vostri confronti. All'inizio ho imparato questo: "l'esperanto è lingua di tutti e quindi di nessuno ( proprietà di nessuno )". Mi auguro che l'UEA con la sua nuova direzione abbia un atteggiamento "fraterno" nei confronti delle altre associazioni esperantiste.Nessuno ha un atteggiamento di predominio sull'esperanto, un accordo e' indispensabile. Ventiquattrenne sono emigrato dall'Italia in Francia. A quel tempo De Gasperi,Schumann, Adenauer cominciavano a parlare di Europa. La mia vita di emigrante mi ha fatto incontrare altri emigranti di piu' paesi europei: piu' che italiano o francese mi sento europeo , umanamente aperto agli abitanti degli altri continenti. Ma la attuale
politica del governo francese sempre di più chiude le porte all'esperanto e ampiamente le apre alla lingua inglese e silenziosamente permette la sua diffusione ; questo avrà un solo risultato: l'Europa unita diventerà una succursale degli Stati uniti. Già Hallowen ovunque in Francia spudoratamente mostra i suoi corni. E' urgente una reazione politica. Questa lettera prosegue con una poesia , anch'essa come tutto il testo in esperanto,ed è firmata da Francesco Gaeta.

 
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