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Conferenza ERA
Partito Radicale Esperanto - 8 febbraio 1999
Da Michele GAZZOLA:

Cari Amici,

il libro "i costi della non comunicazione linguistica europea" ed. E.R.A.,

<...un importante strumento per ogni esperantista che voglia occuparsi di

esperanto seriamente.>

( frase tratta dalla recensione sul libro della rivista degli espernantisti

nord-americani), sarà venduto nella libreria interna alla prestigiosa

universita' Bocconi di Milano (EGEA).

Verranno ordinate alcune copie in Conto Deposito per prova e verranno

esposte per un certo periodo di tempo, a seconda del successo si pagheranno

i libri ricevuti si rinnovera' l'accordo.

Ovviamente tutto risulterebbe piu' d'effetto e piu' rilevante se accanto

alla commercializzazione di questo testo vi sara' un'adeguata presentazione

da parte nostra. Personalmente prendero' contatti con la responsabile

addetto stampa dell'universita' lunedi' mattina.

La Bocconi e' un'universita' commerciale e si studia soprattutto economia.

Il libro ha un'identita' economico-giuridica che qui puo' fare buona presa

ed essere trampolino di lancio per altre iniziative simili. Non

dimentichiamo che contiene anche quella famosa circolare ministeriale del

1995 del Ministero per la Pubblica Istruzione che affronta favorevolmente

la questione Esperanto da un'ottica autorevole ed istituzionale.

Al di la' di questo successo per noi tutti, voglio pero' fare alcune

considerazioni:

1. Il libro e' una pubblicazione E.R.A. ONLUS ma e' uno strumento nelle

mani di tutta l'Esperantio. In questo momento in cui finalmente il problema

linguistico potrebbe iniziare venire a galla al grande pubblico da

un'ottica diversa da quella filoanglosassone corrente trovo del tutto

" E' necessario a mio avviso organizzare subito un confronto fra tali

associazioni, almeno per ora in Italia, stabilire i rispettivi ruoli e

competenze, strategie di collaborazione, fini e strutture. Il rischio

altrimenti e' quello di fare all'esterno una pessima figura, e non e' il

caso proprio ora.

2. Trovo strano che non vi sia nessun collegamento (link) fra il sito

esperanto.it e quello dell'ERA esperanto.stm.it (in fondo c'e' solo un stm

di differenza...).

3. Trovo anche strano il fatto che non si consideri la sede romana dell'ERA

e le sue attrezzature (nonche' l'alloggio dove io ho gratuitamente

soggiornato) come sede e struttura di tutto il movimento che e', a mio

avviso, una realta' formata da un insieme di associazioni che svolgono

compiti diversi. E spero non spaventi piu' l'aggettivo "radicale" visto che

l'ERA e' divenuta ONLUS.

Sono queste contraddizioni che non mi spiego, sono dubbi che vorrei vedermi

risolti ad una tavola rotonda. Mi rivolgo a tutti soprattutto alle forze

giovani.

Attendo vostre notizie.

Michele Gazzola

 
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