---------------------------------------------------------------Carissimo Michele,
mi congratulo nuovamente per l'iniziativa e soprattuto per l'entusiasmo che
ti anima.
Mi auguro che questo non ti venga a mancare quando incontrerari le prime
difficoltà e soprattutto quando ti renderai personalmente conto, purtroppo
a tue spese, della realtà.
Quest'ultima parte non si riferisce all'iniziativa "Bocconi", ma alla
successiva parte del tuo messaggio e cioè alle "considerazioni".
Per quanto riguarda il punto 1):
sono perfettamente d'accordo che quel libro va sfruttato meglio, anche se
le opinioni in proposito sono discordi, ed infatti l'Associazione
Esperantista Triestina ne ha comperati parecchi - anche in lignua inglese,
regalandoli ad autorità locali, personalità varie, ecc.; ho persino
invitato Pagano a presentarlo a Ferrara, durante il congresso nazionale,
nel quadro del programma svolto presso la locale Camera di Commercio. Cosa
della quale mi sono pentita, in quanto Pagano ha tenuto un comportamento in
quell'occasione a dir poco "scorretto" e successivamente "ridicolo".
Sono perfettamente d'accordo che "sia sconveniente il fatto che tra
associazioni esperantiste, addirittura connazionali, vi siano ancora
diffidenze e ostracismi che danneggiano tutti", ed anche sul resto del
paragrafo.
Devo però sottolineare che per ovviare a questo bisogna essere perlomeno in
più d'uno: cioè non basta la volontà di una parte. Non solo, ma una parte
non può prevaricare l'altra, vi deve essere collaborazione RECIPROCA, leale
e costruttiva.
Il rischio di fare una pessima figura è reale: io l'ho sperimentato di
persona, a Ferrara grazie a Pagano.
Per quanto riguarda il punto 2):
Perchè è strano? nel sito dell'E.R.A. c'è il link ad
http://www.esperanto.it??? Non mi pare, e come mai?
Anzi, dirò di più: nel sito ERA, nella parte "esperanto org", l'Italia non
è citata. Hai provato a chiedere all'ERA perchè?
Per quanto riguarda il punto 3):
Perchè è strano? L'ERA dispone di quella struttura, non mi sembra che
l'abbia messa a disposizione di tutto il movimento, o che forse pensi che
si possa utilizzare senza il preventivo invito ed assenso del titolare?
Il fatto che TU l'abbia utilizzata non significa
niente....................., chi altro ha potuto?
L'ERA è diventata ONLUS, bene, ne sono contenta, anche se per esserlo
veramente credo debba avere un qualche riconoscimento da parte degli Uffici
preposti, non basta affermare di esserlo ed adeguare il proprio statuto,
bisogna pure possederne le qualità. Mi auguro che l'ERA le abbia e che
possa veramente beneficiare di quanto previsto per le ONLUS.
ONLUS e "radicale" possono convivere o meno, non lo so, ma non ha
importanza. L'aggettivo radicale non mi spaventa, anzi molto spesso mi son
trovata ad appoggiare in pieno l'attività del Partito Radicale ed in
particolare l'impegno di Marco Pannella. Secondo il mio pensiero l'ERA è
un'altra cosa e Giorgio Pagano non è Marco Pannella, non gli assomiglia
proprio in niente. E poi che c'entra? I nomi, le etichette, si lasciano
scrivere (come si dice dalle nostre parti), sono gli uomini, i programmi, i
risultati, i comportamenti, che contano. Tutto il resto son balle.
Le contraddizioni che non ti spieghi derivano dal fatto che sei molto
giovane, non conosci il movimento esperantista italiano in generale, non
hai partecipato (anche perchè non hai potuto, per ovvi motivi) a tante cose
che ti avrebbero potuto chiarire le cose, non conosci la storia del
movimento esperantista e delle sue varie anime. La storia è molto
importante, serve a capire il presente e ad immaginare quale potrà essere
il futuro.
Prima di partire lancia in resta bisogna informarsi presso fonti diverse,
sentire le varie campane, e poi tentare di farsi un'idea.
La tavola rotonda che proponi al momento non è fattibile, di cose analoghe
nel passato ce ne sono già state tante, purtroppo prive di risultati
positivi. Chissà forse in futuro si potrà rifare, ma con altri personaggi,
altre disponibilità ed una maggiore umiltà e coerenza.
Ma tu, non ti scoraggiare! Vai avanti così che vai bene, anche se ti
suggerirei una maggiore delicatezza ed obiettività nell'affrontare le cose,
in poche parole "diplomazia".
Ad affrontare il toro per le corna, si rischia di rimanere infilzati.
Cari saluti a tutti,
Edvige
Edvige Tantin Ackermann
via Valerio 110/a
34128 TRIESTE - ITALIO
nored@iol.it
http://www.angelfire.com/ak/teatea
http://www.newlog.it/esperanto/iej.htm
yigaquu osaniyu adanvto adadoligi nigohilvi nasquv utloyasdi nihi