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Conferenza ERA
Partito Radicale Esperanto - 8 febbraio 1999
58, 6-Feb-99, 22:59, nored@iol.it, E.R.A., *, 8934,
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Carissimo Michele,

mi congratulo nuovamente per l'iniziativa e soprattuto per l'entusiasmo che

ti anima.

Mi auguro che questo non ti venga a mancare quando incontrerari le prime

difficoltà e soprattutto quando ti renderai personalmente conto, purtroppo

a tue spese, della realtà.

Quest'ultima parte non si riferisce all'iniziativa "Bocconi", ma alla

successiva parte del tuo messaggio e cioè alle "considerazioni".

Per quanto riguarda il punto 1):

sono perfettamente d'accordo che quel libro va sfruttato meglio, anche se

le opinioni in proposito sono discordi, ed infatti l'Associazione

Esperantista Triestina ne ha comperati parecchi - anche in lignua inglese,

regalandoli ad autorità locali, personalità varie, ecc.; ho persino

invitato Pagano a presentarlo a Ferrara, durante il congresso nazionale,

nel quadro del programma svolto presso la locale Camera di Commercio. Cosa

della quale mi sono pentita, in quanto Pagano ha tenuto un comportamento in

quell'occasione a dir poco "scorretto" e successivamente "ridicolo".

Sono perfettamente d'accordo che "sia sconveniente il fatto che tra

associazioni esperantiste, addirittura connazionali, vi siano ancora

diffidenze e ostracismi che danneggiano tutti", ed anche sul resto del

paragrafo.

Devo però sottolineare che per ovviare a questo bisogna essere perlomeno in

più d'uno: cioè non basta la volontà di una parte. Non solo, ma una parte

non può prevaricare l'altra, vi deve essere collaborazione RECIPROCA, leale

e costruttiva.

Il rischio di fare una pessima figura è reale: io l'ho sperimentato di

persona, a Ferrara grazie a Pagano.

Per quanto riguarda il punto 2):

Perchè è strano? nel sito dell'E.R.A. c'è il link ad

http://www.esperanto.it??? Non mi pare, e come mai?

Anzi, dirò di più: nel sito ERA, nella parte "esperanto org", l'Italia non

è citata. Hai provato a chiedere all'ERA perchè?

Per quanto riguarda il punto 3):

Perchè è strano? L'ERA dispone di quella struttura, non mi sembra che

l'abbia messa a disposizione di tutto il movimento, o che forse pensi che

si possa utilizzare senza il preventivo invito ed assenso del titolare?

Il fatto che TU l'abbia utilizzata non significa

niente....................., chi altro ha potuto?

L'ERA è diventata ONLUS, bene, ne sono contenta, anche se per esserlo

veramente credo debba avere un qualche riconoscimento da parte degli Uffici

preposti, non basta affermare di esserlo ed adeguare il proprio statuto,

bisogna pure possederne le qualità. Mi auguro che l'ERA le abbia e che

possa veramente beneficiare di quanto previsto per le ONLUS.

ONLUS e "radicale" possono convivere o meno, non lo so, ma non ha

importanza. L'aggettivo radicale non mi spaventa, anzi molto spesso mi son

trovata ad appoggiare in pieno l'attività del Partito Radicale ed in

particolare l'impegno di Marco Pannella. Secondo il mio pensiero l'ERA è

un'altra cosa e Giorgio Pagano non è Marco Pannella, non gli assomiglia

proprio in niente. E poi che c'entra? I nomi, le etichette, si lasciano

scrivere (come si dice dalle nostre parti), sono gli uomini, i programmi, i

risultati, i comportamenti, che contano. Tutto il resto son balle.

Le contraddizioni che non ti spieghi derivano dal fatto che sei molto

giovane, non conosci il movimento esperantista italiano in generale, non

hai partecipato (anche perchè non hai potuto, per ovvi motivi) a tante cose

che ti avrebbero potuto chiarire le cose, non conosci la storia del

movimento esperantista e delle sue varie anime. La storia è molto

importante, serve a capire il presente e ad immaginare quale potrà essere

il futuro.

Prima di partire lancia in resta bisogna informarsi presso fonti diverse,

sentire le varie campane, e poi tentare di farsi un'idea.

La tavola rotonda che proponi al momento non è fattibile, di cose analoghe

nel passato ce ne sono già state tante, purtroppo prive di risultati

positivi. Chissà forse in futuro si potrà rifare, ma con altri personaggi,

altre disponibilità ed una maggiore umiltà e coerenza.

Ma tu, non ti scoraggiare! Vai avanti così che vai bene, anche se ti

suggerirei una maggiore delicatezza ed obiettività nell'affrontare le cose,

in poche parole "diplomazia".

Ad affrontare il toro per le corna, si rischia di rimanere infilzati.

Cari saluti a tutti,

Edvige

Edvige Tantin Ackermann

via Valerio 110/a

34128 TRIESTE - ITALIO

nored@iol.it

http://www.angelfire.com/ak/teatea

http://www.newlog.it/esperanto/iej.htm

yigaquu osaniyu adanvto adadoligi nigohilvi nasquv utloyasdi nihi

 
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