---------------------------------------------------------------> il libro "i costi della non comunicazione linguistica europea" ed.
> E.R.A., [taglio] sarà venduto
> nella libreria interna alla prestigiosa universita' Bocconi di Milano
> (EGEA).
Sono contento di questa iniziativa, coem tutti spero.
> 1. Il libro e' una pubblicazione E.R.A. ONLUS ma e' uno strumento nelle
> mani di tutta l'Esperantio. In questo momento in cui finalmente il
> problema linguistico potrebbe iniziare venire a galla al grande pubblico
> da un'ottica diversa da quella filoanglosassone corrente trovo del tutto
> sconveniente il fatto che tra associazioni esperantiste, addirittura
> connazionali, vi siano ancora diffidenze e ostracismi che danneggiano
> tutti. E' necessario a mio avviso organizzare subito un confronto fra tali
> associazioni, almeno per ora in Italia, stabilire i rispettivi ruoli e
> competenze, strategie di collaborazione, fini e strutture. Il rischio
> altrimenti e' quello di fare all'esterno una pessima figura, e non e' il
> caso proprio ora.
Gia' fatte le pessime figure all'esterno, specie in Europa. Ricordo
che l'Era e' stata sbattuta fuori dall'Uea e i suoi rapporti con il
Partito Radicale non sono ottimi, mi sembra di capire, nonostante ne
faccia parte. Sta agli scismatici gettare i ponti per una ricucitura,
molto difficile comunque, non ai fedeli alla tradizione. In ogni caso
non vedo segni nell'Era per una volonta' di dialogo nel senso che tu
auspichi: entrare nel Forumo por l'Esperanta Civito e' un chiaro
segno negativo, a mio parere.
> 2. Trovo strano che non vi sia nessun collegamento (link) fra il sito
> esperanto.it e quello dell'ERA esperanto.stm.it (in fondo c'e' solo un stm
> di differenza...).
Rispondo io perche' di mia competenza precisa.
Non e' certo quello il problema. Non mi e' stato chiesto, per
cominciare. Seconda cosa, non si sono mai sognati di richiamare i
nostri siti ne' su Arpnet ne' su Newlog (i luoghi precedenti). Non
sta a me fare il primo passo. In ogni caso e' una decisione che
rimettero' al Consiglio Nazionale della Fei, se verra' fatta
richiesta.
> 3. Trovo anche strano il fatto che non si consideri la sede romana
> dell'ERA e le sue attrezzature (nonche' l'alloggio dove io ho
> gratuitamente soggiornato) come sede e struttura di tutto il movimento che
> e', a mio avviso, una realta' formata da un insieme di associazioni che
> svolgono compiti diversi. E spero non spaventi piu' l'aggettivo "radicale"
> visto che l'ERA e' divenuta ONLUS.
E' un fatto che esistano non uno non due ma tre movimenti: Uea, LF-
koop e denominazione varie e Era. Non e' corretto epr nessuno
trattarle come movimento unico.
> Sono queste contraddizioni che non mi spiego, sono dubbi che vorrei
> vedermi risolti ad una tavola rotonda. Mi rivolgo a tutti soprattutto alle
> forze giovani.
Non mi sembra ci siano dubbi. Ci sono strategie diverse, obiettivi
diversi (anche opposti, a volte) modi diversi di intendere
l'esperanto e i suoi ismi. I non giovani, inoltre, hanno rancori
personali noti a molti sui quali e' pettegolo e chiocciesco scendere.
Finche' quelle persone rimarranno ai loro posti, non ci sono tavole
rotonde che tengano.
Saluti,
Federico Gobbo
( O o ) Saluti! Sincerely! Amike! Enkrugoidnuvghinuluvoi!
oOOo-( )-oOOo
GOBERIK' Federico Gobbo vle Petrarca 12 IT-20052 Monza MI Italia
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oooO ( ) federico.gobbo@esperanto.nu federico@newlog.it
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