---------------------------------------------------------------In 13.12 07/02/99 +0100, hai scritto:
>Restringo un po' l'insieme dei destinatari, sperando di non
>annoiare troppe persone.
Io lo restringo ancora di piu' indirizzando solo al sottoinsieme che
conosco o direttamente o per messaggio.
>1) E' opportuno discutere serenamente con l'Associazione Radicale
> Esperanto (ERA)?
Non metto lingua, non essendo un problema di mia pertinenza.
>2) E' opportuno presentarci all'esterno mescolandoci in qualche modo
> con l'ERA?
L'e-o e' un fenomeno di portata talmente vasta che qualsiasi persona di
buon senso capisce che tra i fautori dell'e-o ci sono cattolici, marxisti,
gay, radicali ecc.; chi non e' di buon senso non lo capira' mai, ma io non
mi farei intimidire da questi ultimi.
> Per questo motivo spero che nessuno di noi, presentando l'esperanto
> a una conferenza o in televisione, mostrera' un libro edito dall'ERA,
Gia', sarebbe stato bellissimo che il libro in questione fosse stato edito
della FEI o dall'UEA, ma si da' purtroppo il fatto che queste due
rispettabilissime e neutralissime associazioni non sono state capaci di
produrre un libro cosi' (ne hanno prodotti altri, certo assai pregevoli, ma
ora si sta parlando di questo). Perche' quindi aver paura di dare a Cesare
quello che e' di Cesare? Se qualcuno riesce a far venire un premio Nobel a
presentare alla stampa o alla televisione il libro di Janton o l'Esperanta
Antologio, bravissimo, vengo anch'io ad applaudire. I successi di questa o
di quell'altra parte non si escludono a vicenda, ma si rafforzano.
Scusate dell'intervento, e' il mio ultimo. Carlo Minnaja
Carlo Minnaja
Università - Dip. Matematica
Via Belzoni 7 IT - 35131 PADOVA
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