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Conferenza ERA
Partito Radicale Esperanto - 8 febbraio 1999
65, 8-Feb-99, 15:16, breda@mail.dsa.unipr.it, E.R.A., *, 4634,
---------------------------------------------------------------

Federico Breda

Viale Virgilio,100 CP 5/C

I-46029 SUZZARA (MN)

Tel/Fax: +39/0376534181

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Itala Esperantista Junularo

Gioventu' Esperantista Italiana

http://www.esperanto.it/iej/

On Fri, 5 Feb 1999, Michele GAZZOLA wrote:

>

> 1. Il libro e' una pubblicazione E.R.A. ONLUS ma e' uno strumento nelle

> mani di tutta l'Esperantio. In questo momento in cui finalmente il problema

> linguistico potrebbe iniziare venire a galla al grande pubblico da

> un'ottica diversa da quella filoanglosassone corrente trovo del tutto

> sconveniente il fatto che tra associazioni esperantiste, addirittura

> connazionali, vi siano ancora diffidenze e ostracismi che danneggiano

> tutti. E' necessario a mio avviso organizzare subito un confronto fra tali

> associazioni, almeno per ora in Italia, stabilire i rispettivi ruoli e

> competenze, strategie di collaborazione, fini e strutture. Il rischio

> altrimenti e' quello di fare all'esterno una pessima figura, e non e' il

> caso proprio ora.

La IEJ ha partecipato al congresso ERA di giugno, come sai perche' eri

presente anche tu.

Certamente un confronto e' utile, in ogni caso quando si fa parte piu' o

meno della stessa famiglia.

Pero', partecipando al congresso ERA mi sono reso conto che i loro

obiettivi differisacono dai nostri: noi organizziamo attivita' per far

incontrare i giovani esoperantisti (e non) tramite l'Esperanto, diamo la

possibilita' si attivarsi e di fare esperienza trattando copn ministeri,

enti pubblici, varie persobnalita' giuridiche, gestori di hotel il tutto

in nome della IEJ. Come diceva Guido Carravieri (l'ha coniata lui?)

"L'Esperanto e' una palestra".

Le finalita' dell'ERA sono piu' "finvenkiste", per usare un termine

riassuntivo. Questo non significa pero' che quello che fanno loro non

possa interessarci.Qual e' allora il problema: noi abbiamo forze limitate

che dobbiamo dedicare a obiettivi piu' "istituzionali" della IEJ piu' a

breve termine e

piu' facili da perseguire, visto che non abbiamo i mezzi per progetti

piu' ampi. Con cio' spero che in futuro la IEJ possa diventare come , per

fare un nome ' il Servizio Civile Internazionale che in italia ha migliaia

di soci ed una sede a Roma gestita da 5 giovani e due Obiettori

regolarmente pagati per lavorare per l'associazione.

>

>

> 2. Trovo strano che non vi sia nessun collegamento (link) fra il sito

> esperanto.it e quello dell'ERA esperanto.stm.it (in fondo c'e' solo un stm

> di differenza...).

Questa potrebbe essere una dimenticanza.

>

> 3. Trovo anche strano il fatto che non si consideri la sede romana dell'ERA

> e le sue attrezzature (nonche' l'alloggio dove io ho gratuitamente

> soggiornato) come sede e struttura di tutto il movimento che e', a mio

> avviso, una realta' formata da un insieme di associazioni che svolgono

> compiti diversi. E spero non spaventi piu' l'aggettivo "radicale" visto che

> l'ERA e' divenuta ONLUS.

Questa e' sicuramente un obiezzione valida. Purtoppo non avendo contatti a

Roma, non essendoci un gruppo di persone della IEJ che possa fare

riferimento a quella sede, ci impedisce di fare cio' che auspichi.

Ciao,

FedericoB

 
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