1) Commenti al rapporto socioculturale sull'Esperantia 1998
Ho letto la interessante proposta di Giorgio Silfer, riguardo alla quale mi piacerebbe manifestare un mio commento.
2) In generale:
L'introduzione è veramente di alto livello e ben scritta: anche troppo. Spiego: se riguardasse un documento interno, nessun problema, conoscendo il livello culturale e la capacità linguistica dei colleghi; se riguarda un documento che sarà ufficiale almeno all'interno del forum per la Civitas esperantista, credo dovrebbe essere meno letteraria e più chiara.
Anche la scelta della terminologia dovrebbe far evitare parole difficili (pasquinata). Del resto, poiché parte del documento già era apparsa nell'HdE di fine 1998, non sarebbe poi una vera novità e non lo sarà nel momento della sua presentazione..
3) Nel dettaglio:
Per quanto concerne nello specifico i paragrafi, mi piacerebbe evidenziare solo i seguenti punti:
Par.2-b: dopo "associazioni di settore" io aggiungerei fra parentesi: iscritte alla UEA.
Par.3,
2-o capoverso: la menzione delle specifiche persone secondo me ha senso solo se si parla di un documento interno alla coop-LF. Presentato in questa maniera, il documento rischia di farsi troppo personale e non più generale. Qui non si parla più de Civitas, ma di problemi interni e di dispute tra un'istanza e le altre o tra una persona e l'altra. Prima di parlare dei "Camacho e Lindstedt" preferirei parlare di "avversari". Certi asserti, per essere approvati dai membri della Eko, devono essere provati: con il nome,
a- la frase " Quelle persone ... godono però di un appoggio interno presso l'apparato burocratico ".
b- Di che tipo di pressione si parla in relazione alla redattrice di "Kontakto"?
c- "enfatizzano il fatto che si tratta solamente di un manipolo di rincretiniti": dove, quando? Si deve almeno menzionare il documento.
d- l'asserto " oppure siamo Davide che riesce ad uccidere Golia..." non mi trova d'accordo. Se anche ciò fosse vero, sarebbe troppo forte esprimerlo così.
Par.4,
1-a capoverso: pochi comprenderebbero la prima frase scritta tra virgolette. Eviterei le metafore.
4-o capoverso: "Il nostro compito..." . Alla fine aggiungerei, "eventualmente con dei cambiamenti secondo le richieste del mercato".
5-o capoverso questa frase la renderei più semplice ed esprimerei lo stesso concetto in maniera tale che tutti possano capirla senza scervellarsi troppo. Del resto, bisognerebbe rendere più chiaro il concetto, perché fondamentale per la Civitas.
6-o capoverso: Alla fine io aggiungerei: "e questo già sarebbe molto, considerando l'atmosfera attuale all'interno dell'Esperantia".
7-o capoverso: Le ultime tre parole "cittadini del mondo" tra virgolette.
In conclusione, sarei disposto ad approvare il buon lavoro di Giorgio Silfer- che ringrazio- dopo gli emendamenti richiesti.
Augurando a tutti un sereno nuovo anno
Di cuore Marco Picasso
Lettera di Picasso
1) Commenti al rapporto socioculturale sull'Esperantia 1998
Ho letto la interessante proposta di Giorgio Silfer, riguardo alla quale mi piacerebbe manifestare un mio commento.
2) In generale:
L'introduzione è veramente di alto livello e ben scritta: anche troppo. Spiego: se riguardasse un documento interno, nessun problema, conoscendo il livello culturale e la capacità linguistica dei colleghi; se riguarda un documento che sarà ufficiale almeno all'interno del forum per la Civitas esperantista, credo dovrebbe essere meno letteraria e più chiara.
Anche la scelta della terminologia dovrebbe far evitare parole difficili (pasquinata). Del resto, poiché parte del documento già era apparsa nell'HdE di fine 1998, non sarebbe poi una vera novità e non lo sarà nel momento della sua presentazione..
3) Nel dettaglio:
Per quanto concerne nello specifico i paragrafi, mi piacerebbe evidenziare solo i seguenti punti:
Par.2-b: dopo "associazioni di settore" io aggiungerei fra parentesi: iscritte alla UEA.
Par.3,
2-o capoverso: la menzione delle specifiche persone secondo me ha senso solo se si parla di un documento interno alla coop-LF. Presentato in questa maniera, il documento rischia di farsi troppo personale e non più generale. Qui non si parla più de Civitas, ma di problemi interni e di dispute tra un'istanza e le altre o tra una persona e l'altra. Prima di parlare dei "Camacho e Lindstedt" preferirei parlare di "avversari". Certi asserti, per essere approvati dai membri della Eko, devono essere provati: con il nome,
a- la frase " Quelle persone ... godono però di un appoggio interno presso l'apparato burocratico ".
b- Di che tipo di pressione si parla in relazione alla redattrice di "Kontakto"?
c- "enfatizzano il fatto che si tratta solamente di un manipolo di rincretiniti": dove, quando? Si deve almeno menzionare il documento.
d- l'asserto " oppure siamo Davide che riesce ad uccidere Golia..." non mi trova d'accordo. Se anche ciò fosse vero, sarebbe troppo forte esprimerlo così.
Par.4,
1-a capoverso: pochi comprenderebbero la prima frase scritta tra virgolette. Eviterei le metafore.
4-o capoverso: "Il nostro compito..." . Alla fine aggiungerei, "eventualmente con dei cambiamenti secondo le richieste del mercato".
5-o capoverso questa frase la renderei più semplice ed esprimerei lo stesso concetto in maniera tale che tutti possano capirla senza scervellarsi troppo. Del resto, bisognerebbe rendere più chiaro il concetto, perché fondamentale per la Civitas.
6-o capoverso: Alla fine io aggiungerei: "e questo già sarebbe molto, considerando l'atmosfera attuale all'interno dell'Esperantia".
7-o capoverso: Le ultime tre parole "cittadini del mondo" tra virgolette.
In conclusione, sarei disposto ad approvare il buon lavoro di Giorgio Silfer- che ringrazio- dopo gli emendamenti richiesti.
Augurando a tutti un sereno nuovo anno
Di cuore Marco Picasso