Ma é solo l'inizio.Questa conferenza ha anche l'obbiettivo di essere uno strumento per entrare in contatto e coinvolgere in questo dibattito una serie di persone e gruppi che riflettono e agiscono su questi temi e che non hanno ancora una familiarità particolare e un accesso immediato ad Agorà: questa operazione di "networking" necessita tempo, ma credo che sia da fare.
Inoltre, un dibattito che non vuole essere solo accademico, ma che vuole far circolare idee per un'azione il più possibile coordinata e comune, per essere vivo ed interessante ha bisogno di punti di partenza concreti: anche sapere che esiste un 'luogo' dove sono raccolti quasi quotidianamente fatti, interventi e commenti, documenti sul federalismo -sia pure tratti da giornali e riviste- cui raramente una singola persona ha accesso é di per sé un fatto positivo.
Almeno in Europa, si preparano tempi duri per i federalisti: c'è in giro una certa confusione sulla strada che il processo di integrazione europeo dovrà prendere, dovremo spremerci le meningi per riuscire ad entrare nel difficile dibattito che si sta delineando intorno alla prossima riforma dell'Unione del 1996: le nostre parole d'ordine democrazia sovranazionale, costituzione, unione europea, ecc. ecc. suonano in modo diverso a seconda delle orecchie che le ascoltano: nei prossimi due o tre mesi, la priorità deve essere data alla riflessione, al confronto di idee, all'elaborazione di una strategia che, pur non dovendo essere per forza del tutto "nuova" (NO AL NUOVISMO, PER CARITA') deve comunque tenere conto del fatto che negli ultimi tre anni non abbiamo fatto un solo passo avanti verso un'Europa più forte e democratica, anzi, diciamo pure che siamo tornati indietro e ci stiamo allegramente dirigendo da un'altra parte, cosa che ci potrebbe far approdare in Jugoslavia in un futuro neanche troppo lontano.
Quanto al tema più vasto della riforma dell'ONU, é bene sottolineare che solo pochi intimi, e sicuramente pochissimi federalisti almeno da questa parte dell'oceano, hanno la possibilità di nutrire le loro riflessioni sulla necessità di un governo mondiale con una conoscenza sufficiente dell'evoluzione concreta del dibattito sul futuro dell'ONU e della sua riforma.
Anche in questo caso, la "Conferenza" puo' diventare una fonte facilmente raggiungibile di informazione e "ispirazione", soprattutto se i federalisti mondiali e altre persone e gruppi che lavorano sulla questione entreranno in contatto con noi e in vista delle celebrazioni del 50· anniversario della creazione dell'ONU.
L'esperienza mostra che ci sono molte persone che hanno voglia di pensare e di fare e che ogni cosa che le mette in contatto fra loro é utile, per piccola che sia.
La Conferenza "Federalismo" ha l'ambizione di diventare, forse non subito, forse in modo irregolare, un luogo di contatto e di dibattito, ma anche di pura informazione di almeno alcune di queste persone. Speriamo di riuscirci.