IL PARTITO DI KOHL FAVOREVOLE AL NUCLEO FEDERALE (editoriale dell'Unita' europea, mensile del MFE, settembre 1994) Inadeguate le reazioni del Governo e dei partiti italiani Con la presa di posizione della CDU/CSU, presentata al Bundestag il 1? settembre dal Presidente del gruppo parlamentare Wolfang Schauble, la lotta per la federazione europea entra in una nuova fase. Sino ad ora i partiti si erano limitati a prendere genericamente posizione a favore (o contro) l'unita europea, ma avevano poi lasciato che fossero i governi a prendere la decisioni cruciali, nel segreto delle trattative diplomatiche. L'ultimo eloquente frutto di questo metodo decisionale e il Trattato di Maastricht. Ma con il suo documento sulla politica europea, la CDU/CSU si propone di definire con precisione gli obiettivi ed il metodo di lavoro che dovra caratterizzare la costruzione europea. Per la prima volta, un partito politico mette in gioco il suo potere e fa appello all'opinione pubblica ed agli elettori perche sostengano il suo progetto europeo. La decisione e tanto piu degna di nota perche sara nel corso delle prossime elezioni nazionali tedesche che la costruzione dell'unita europea entrera come argomento di scontro tra le diverse parti in lotta. Va riconosciuta nella presa di posizione della CDU/CSU un straordinaria sintonia con la diagnosi federalista della situazione europea e con le proposte istituzionali che sono da anni oggetto della Campagna per la democrazia europea. Vanno sottolineati almeno i seguenti punti. 1. A differenza della quasi totalita degli uomini politici che si limitano a sfruttare gli umori superficiali dell'opinione pubblica (rivelati eventualmente mediante sondaggi), la CDU/CSU si pone il problema del destino della Germania, in quanto stato nazionale che occupa una posizione di centro in un'Europa che rischia la disgregazione a causa dei contraccolpi nazionalistici scaturiti dal dissolvimento dell'impero sovietico. tare con la conquista egemonica questa situazione di centro di tutti i conflitti europei si e conclusa con uno scacco. La catastrofe militare, politica e morale del 1945, conseguenza dell'ultimo di questi tentativi, non solamente ha fatto prendere coscienza alla Germania dell'insufficienza delle sue forze, ma ha fatto nascere la convinzione che la sicurezza non puo essere garantita che da una modificazione profonda del sistema statuale in Europa rendendo ogni aspirazione all'egemonia inconcepibile e priva di attrazione>. Con l'unificazione europea si e sino ad ora garantita la pace perche tutti i paesi europei hanno cercato di realizzare un sistema di sicurezza con, e non contro, la Germania. Se il processo di integrazione europea venisse messo in discussione, la Germania sarebbe costretta a provvedere con le sue sole forze alla propria sicurezza. Sarebbe l'inizio di una nuova tragedia storica. E' dunque indispensabile che la rotta verso l'unita politica dell'Europa non venga invertita, ma anzi consolidata s
ino a rendere impossibile un ritorno al passato. I prossimi anni, e in particlare la Conferenza del 1996, saranno decisivi. 2. Per realizzare un ordine europeo con queste caratteristiche e necessario fondarlo su un ordinamento giurico di natura costituzionale, oppure, come si afferma nel documento, . Questa costituzione o quasi-costituzione . Ne deriva che le attuali istituzioni della Comunita devono venire riformate ttributi di un governo europeo>. Sono queste, in effetti, le riforme istituzionali che vanno nella direzione invocata da anni dai federalisti per dotare la Comunita di un governo democratico e capace di agire. 3. Poiche non tutti i paesi della Comunita, in particolare la Gran Bretagna, intendono accettare la prospettiva della Federazione europea, la sola possibilita di realizzarla e quella di costruirla con i paesi favorevoli, che formeranno cosi il , mentre gli altri, quelli del cerchio esterno, potrannno partecipare alle politiche che piu riterranno opportune. La CDU/CSU osserva che e che di fatto questo nucleo esiste di gia: sono i paesi (Germania, Francia e Benelux) che hanno mantenuto in vita lo SME e che presumibilmente saranno pronti nel 1997, come e previsto nel Trattato di Maastricht, per la scelta della moneta comune. Gli altri paesi, come l'Italia e la Spagna potranno entrare nel nucleo duro, se lo vorranno, non appena avranno messo in atto tutte le politiche necessarie per rispettare le condizioni di convergenza previste nel Trattato di Maastricht. 4. La scelta del nucleo duro o nucleo federale rappresenta la sola via che puo conciliare l'allargamento della Comunita con l'approfondimento democratico. I paesi dell'Est europeo e del Mediterraneo potranno al piu presto entrare a far parte del cerchio esterno senza dover soddisfare subito tutte le piu impegnative condizioni per la partecipazione all'Unione federale. Si tratta dunque di un nucleo aperto, che non crea affatto discriminazioni tra i paesi europei. 5. Il Trattato di Maastricht e risultato insufficiente per quanto riguarda il funzionamento democratico delle istituzioni particolarmente a causa dell'atteggiamento ostile della Francia, nel corso delle trattative preliminari, ad un aumento di poteri del Parlamento europeo. Per questo viene ricordatodalla CDU/CSU alla Francia che sebbene via dell'integrazione europea, essa si dimostra sovente indecisa quando si tratta di prendere misure concrete, poiche prevale l'idea che e impossibile rinunciare alla sovranita dello Stato nazionale, quando essa non rappresenta ormai da tempo che un vuoto involucro>. Si tratta di una affermazione molto netta, che dovrebbe essere presa in considerazione non solo dai politici francesi. 6. Mentre al nucleo federale dovrebbe essere trasferita la sovranita monetaria, una volta realizzata la moneta unica, la politica estera e della sicurezza dovrebbero venire progressivamente gestite in comune al liverllo europeo perche . 7. Per quanto riguarda la procedura per la realizzazione del nucleo federale, la CDU/CSU riconosce che essa potrebbe mettere in discussione il principio dell'unanimita previsto dall'art. N del Trattato di Maastricht. Si tratterebbe in tal caso di una rottura con il passato, perche nella vita della Comunita tutte le decisioni fondamentali si sono sempre prese con il consenso di tutti i paesi membri. Ma nella misura in cui alcuni paesi pretendono di rallentare od addirittura arrestare la marcia del convoglio comunitario e necessario che chi ha la volonta di continuare sulla via della federazione lo faccia senza esitazioni. Anche per questo e necessario che il Parlamento europeo si assuma le sue responsabilita. Esso deve . L'esperienza del Trattato di Maastricht, in effetti, insegna che senza la partecipazione dell'opinione pubblica nella fase preparatoria, le procedure di ratifica rischiano di lasciare ampio spazio ai nemici dell'unita europea. Solouna effettiva partecipazione dei rappresentanti dei cittadini europei alla definizione della futura costituzione europea puo legittimare la riforma del 1996. 8. Infine, vi e un severo richiamo alla stampa ed agli intellettuali, che contribuiscono spesso solo negativamente a formare un'opinione pubblica europea. . Queste proposte, come era facilmente prevedibile, hanno scatenato una bufera di polemiche e si sono subito messi in moto i nemici dell'unita europea. La prima obiezione e consistita nella falsa accusa di voler dividere l'Unione europea in paesi di serie A e di serie B, come se si volessero discriminare quei paesi che non intendono fare la scelta federale.