Il ruolo del MFE 1. L'azione del MFE in vista dell'appuntamento costituente del 1996 deve articolarsi a due livelli: quello europeo e quello italiano. Al livello europeo l'azione del MFE si sviluppa essenzialmente nel quadro dell'UEF. L'UEF e ormai attestata, con la Campagna per la democrazia europea, sulla posizione della rivendicazione del potere di codecisione costituente del Parlamento europeo, ma l'azione e condotta con differente intensita ed efficacia dalle diverse sezioni nazionali. Inoltre, la sezione inglese ha avanzato proposte per la Conferenza intergovernativa del 1996 che diluiscono in un piu lungo periodo alcuni capitoli delle riforme costituzionali necessarie per fare dell'Unione una vera federazione. Queste posizioni dovranno essere discusse al Congresso di Bocholt del 21-23 ottobre che dovrebbe anche aprire una nuova fase della Campagna per la democrazia europea. Il MFE dovra comunque continuare nella sua azione di pressione sui membri italiani nel Parlamento europeo. Questa azione, grazie all'attivita svolta da alcuni deputati italiani nei rispettivi partiti europei, si e dimostrata particolarmente efficace. L'obiettivo e quello di ottenere che il Parlamento europeo approvi al piu presto un proprio progetto di Costituzione e che lo discuta, in una conferenza interparlamentare convocata per l'occasione, con i parlamenti nazionali, concordando nel frattempo con i Governi le modalita della sua ratifica. Va ricordato a questo proposito che il Parlamento europeo ha gia ottenuto di essere rappresentato nel Gruppo di riflessione nominato a Corfu, il cui compito e proprio quello di fare proposte al Consiglio, prima della fine del 1995, sui contenuti e sul metodo delle riforme istituzionali. 2. Al livello italiano, il MFE deve incalzare senza tregua il governo perche, nel piu breve tempo possibile, assuma un atteggiamento costruttivo nei confronti della Federazione europea. A tal fine sono necessarie sia un'azione diretta sul Presidente del Consiglio, sia un'azione nei confronti dei partiti
e del Parlamento italiano affinche impegni il governo a sostenere la proposta della Federazione europea in occasione della Conferenza intergovernativa. L'obiettivo minimo di questa azione e di sviluppare una campagna di contro-informazione per rompere la scandalosa congiura del silenzio della classe politica e dei mass media sul problema europeo. L'obiettivo massimo e ovviamente quello di ottenere che il governo italiano svolga una funzione trainante (come e accaduto con De Gasperi nel 1951) nella Conferenza intergovernativa, sostenendo la proposta del "nucleo federale". Questa campagna che potra avvalersi di piu strumenti di intervento, come manifestazioni di fronte a Palazzo Chigi o al Parlamento, articoli di stampa, lettere ai parlamentari, memorandum al governo, ecc. Sono necessari, tuttavia, almeno due strumenti di base. Il primo consiste in una "Lettera aperta al Presidente del Consiglio", in cui gli si ricordera, come rappresentante dell'Italia nella Conferenza intergovernativa, la sua personale respo
nsabilita nella decisione finale. Tutti devono sapere che la posizione italiana a favore o contro l'unita dell'Europa dipende in ultima istanza dal suo atteggiamento. Tutti devono sapere di chi e la responsabilita di un eventuale fallimento. Questa "Lettera aperta" dovra dunque essere sottoscritta direttamente dai cittadini e rappresentera il perno dell'azione permanente di controinformazione nei confronti dell'opinione pubblica. Il secondo strumento d'azione dovrebbe consistere in "Un ordine del giorno di iniziativa popolare" rivolto al Parlamento italiano. Il Comitato Centrale del 2-3 luglio ha gia approvato una mozione che invita i membri del Parlamento italiano ad entrare a far parte di un "Intergruppo per la Federazione europea". E' necessario ora rafforzare questa prospettiva con un'azione popolare, che mobiliti l'opinone pubblica, la base dei partiti, i singoli cittadini. Si tratta in sostanza di far sottoscrivere un testo che contenga le richieste essenziali della Petizione al Parlamento europeo, gi
a approvate dall'UEF. Questo Ordine del giorno, da far approvare dal Parlamento, deve vincolare il governo a sostenere la posizione federalista in vista della Conferenza intergovernativa del 1996. In questo modo, con il sostegno dei cittadini europei, il MFE potra condurre un'azione efficace politicamente e di rilevante valore simbolico, perche si tratta di dimostrare, una volta di piu, che con l'unita europea cadono le barriere che dividono la politica estera da quella interna. I cittadini europei non intendono piu lasciare all'arbitrio di un capo di governo, di un ministro o della diplomazia nazionale il destino dell'Europa. 3. Ogni singolo militante, ogni Sezione del MFE ed ogni simpatizzante possono contribuire al successo dell'azione. Chiunque puo chiedere al deputato della propria circoscrizione, al proprio consiglio comunale o provinciale, alle segreterie locali dei partiti e dei sindacati, alle diverse associazioni di cittadini, ecc. di sostenere l'azione federalista. Inoltre, e necessario organizza
re raccolte di firme nelle piazze e nelle strade per far partecipare direttamente i cittadini alla battaglia costituente. E' opportuno, in questa prospettiva, che i militanti e le Sezioni facciano uno sforzo per far comparire come soggetti attivi della campagna i "Comitati dei cittadini europei", in rappresentanza del federalismo diffuso. Solo se sostenuta da un ampio e crescente arco di forze democratiche la battaglia federalista puo dispiegare tutte le sue potenzialita. I federalisti non sono che i rappresentanti piu fedeli, coerenti e attivi del popolo europeo in formazione. Il tempo che ci separa dal 1996 e breve. Ogni via deve essere percorsa. Tutte le forze che hanno a cuore le sorti della democrazia devono sapere qual e la posta in gioco. Dalla nostra azione dipende il futuro dell'Italia e dell'Europa. Guido Montani