Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 13 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Federalismo
Partito Radicale Esperanto - 9 novembre 1994
ERA, CLUB ED EUROPA
All'Università "La Sapienza" di Roma, Facoltà di Lettere e filosofia, in occasione dell'incontro-dibattito "9.11.89-9.11.94 Berlino o Sarajevo? L'Europa fra unità e nazionalismi" l'ERA e il CLUB FEDERALISTA SULLA LINGUA hanno partecipato con un volantino distribuito in un migliaio di esemplari.

Quello che segue è il testo del volantino distribuito oggi:

NON C'E' EUROPA FEDERATA SENZA LINGUA FEDERALE

Non ci sarebbe stata una Sarajevo se fossero esistiti gli Stati Uniti d'Europa. Non ci saranno nuove Sarajevo se la costruzione degli Stati Uniti d'Europa si realizzerà subito.

Ma come concretizzare questo "subito"?

Il percorso avviato con il Trattato di Maastricht prevede numerosi passaggi di integrazione e di verifiche. Tempi lunghissimi che, comunque, non ci fanno nemmeno intravedere - e tanto meno a breve - la nascita della federazione europea.

Visto l'allineamento del Parlamento europeo a tale percorso poi, diviene assai difficile ipotizzare un rilancio del federalismo europeo che non nasca proprio dagli eurocittadini, piuttosto che dalle istituzioni.

Ma i cittadini comunitari non hanno nemmeno la possibilità di comunicare tutti tra loro, mentre le istituzioni europee - grazie alle tasse pagate da quei cittadini - si sono dotate di interpreti e traduttori.

Nessun federalista europeo potrebbe pensare ad un Governo federale dell'Unione composto da soli inglesi e francesi tagliando fuori le altre nazioni che la compongono, eppure, i federalisti hanno finora pensato che tutti gli altri cittadini europei (la maggioranza!) per comunicare tra loro dovessero apprendere la lingua degli inglesi e dei francesi (popoli superiori?).

Così a quasi 50 anni dalla prima Comunità economica gli europei non sono nemmeno in grado di parlarsi e l'unica garanzia che hanno di poter dialogare tra loro è quella di apprendere tutte le 9 (12 a gennaio) lingue comunitarie.

L'oligarchia linguistica non ha portato alla democrazia nè alla comunicazione sovranazionali.

Senza l'adozione di una lingua federale i ricavi del Grande Mercato sono esigui, gli eurocittadini devono ricorrere alle più diverse e costose protesi linguistiche per dialogare (e quindi non dialogano) come anche, vista la totale assenza di identità sovranazionale, si hanno sempre i nazionalismi in agguato e un estenuante rallentamento del cammino federativo europeo che, invece, attraverso la battaglia politica sulla lingua federale potremmo molto probabilmente concludere in soli dieci anni. (Anche perchè una lingua transnazionale e non etnica come l'esperanto consente di essere pienamente appresa e parlata fluentemente con le sole ore di studio della scuola dell'obbligo: essenziale per non edificare caste linguistiche)

Perciò NON C'E' EUROPA FEDERATA SENZA LINGUA FEDERALE

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail