NON C'E' MOBILITA' DEL LAVORO SENZA UNA LINGUA FEDERALE EUROPEA.CON QUESTO SLOGAN IL PARTITO RADICALE E L'ASSOCIAZIONE RADICALE "ESPERANTO" MANIFESTERANNO DOMANI 18 MAGGIO A FIRENZE (Palazzo Vecchio) IN OCCASIONE DEL SEMINARIO DI LANCIO DEL PROGRAMMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE "LEONARDO" AL QUALE PARTECIPERA' ANCHE L'EUROCOMMISSARIO CRESSON.
Non si possono prendere ancora in giro i giovani!
In particolare dove la disoccupazione ha ormai toccato punte del 20%!
Non si può parlare di formazione europea là dove le lingue da apprendere per poter operare su tutto il territorio dell'Unione sono almeno 11 (e parliamo solo delle lingue ufficiali, in realtà a queste vanno poi aggiunte altre 35 lingue minoritarie).
Si parli allora di formazione bi o, al massimo, tri-nazionale!
La mobilità dei lavoratori dell'Unione è ormai quasi esclusivamente un problema linguistico. Invece in "Leonardo" la parte linguistica, che pur dovrebbe avere un considerevole peso, è pressoché inesistente. La formazione professionale è concepita sotto l'aspetto tecnico, quale può essere impartita all'interno di uno Stato anche non europeo. Si ricerca l'adeguamento al progresso tecnico, all'introduzione di nuove tecnologie. La dimensione europea cui fa allusione è presente come "armonizzazione dei sistemi di formazione degli Stati membri" e in tal modo la "libera circolazione dei lavoratori". Manca la concezione del "mercato unico" come nuova dimensione dell'esercizio dell'attività di molte, anzi tantissime professioni.
Le formazioni potranno, anzi dovranno restare diverse, ma molti lavoratori saranno sempre più chiamati a esercitare la loro attività in un campo allargato, abbracciante più lingue e più culture. Dovranno avere punti di contatto in più Paesi e avranno quindi bisogno, in particolare, di una rete che riunisca i professionisti dello stesso settore e che, con l'uso di una lingua ponte comune, li metta sullo stesso piano, non limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini europei come, anche, le potenzialità del più grande e ricco mercato del mondo. La rete stessa permetterà poi ai lavoratori che devono avere contatti privilegiati con un dato Paese di studiarne con particolare attenzione la lingua e la cultura.