VICINA AI CITTADINI E CAPACE D'AGIREAppello
alla Conferenza Intergovernativa e
ai Membri del Gruppo di Riflessione
L'Unione europea e di fronte ad una sfida decisiva. La spinta
all'allargamento e l'inizio della terza fase dell'UEM (Unione
economica e monetaria) rendono drammaticamente urgente l'obiettivo di
rafforzare radicalmente le istituzioni dell'Unione, al fine di
renderla democratica, vicina ai cittadini e capace di agire. Se cio
non avverra entro i prossimi anni, l'Unione perdera il sostegno dei
suoi cittadini e, inevitabilmente, si trasformera in una semplice area
di libero scambio incapace di garantire la sicurezza degli europei, di
affermare il ruolo dell'Europa nel mondo e di garantire la propria
sopravvivenza di fronte al risorgere del nazionalismo.
Le organizzazioni federaliste chiedono quindi
che la Conferenza Intergovernativa del 1996 ed il Gruppo di
Riflessione che ha l'incarico di prepararla, elaborino una riforma
istituzionale che rifletta i seguenti principi:
1. la legislazione dell'Unione entrera in vigore dopo essere stata
approvata a maggioranza sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio
dei Ministri, quest'ultimo nella funzione di Senato degli Stati;
2. La Commissione europea sara rafforzata e trasformata in un vero
Governo europeo, collettivamente responsabile di fronte al Parlamento
europeo ed al Consiglio;
3. la struttura del Trattato di Maastricht, basata su tre pilastri,
dovra essere superata. Gli Affari interni e la Giustizia, come pure
l'Accordo di Schengen, dovranno essere incorporati nelle rinnovate
istituzioni dell'Unione. Contemporaneamente, dovra essere concordato
un piano per trasferire gradualmente nell'ambito delle rinnovate
rappresentati dal Parlamento europeo, da decisioni dalle quali dipende
il loro destino. Inoltre, e inconcepibile che i governi adottino una
procedura basata su decisioni prese all'unanimita, attribuendo in tal
modo un diritto di veto a chiunque cerchi di bloccare il processo.
I federalisti invitano quindi
il Gruppo di Riflessione e i rappresentanti dei Governi nella
Conferenza Intergovernativa
a) ad adottare una procedura che consenta ai paesi, che realmente
intendono procedere verso la creazione di una Unione che sia
democratica e capacedi agire, di avanzare senza che le loro decisioni
siano bloccate dal veto dei paesi che vi si oppongono;
b) a coinvolgere il Parlamento europeo in ogni fase dei lavori della
Conferenza dando luogo in tal modo ad una vera e propria "co-decisione
costituzionale", che riproduca, migliorandole e semplificandole, le
regole previste dal Trattato di maastricht per la co-decisione
legislativa.
Le scadenze della Conferenza Intergovernativa del 1996 e del'inizio
della terza fase dell'Unione Monetaria offrono ai governi dell'Unione
una opportunita che, se andasse perduta, non si ripresenterebbe per
decenni. Oggi i governi hanno una enorme responsabilita verso i
cittadini europei. Se si mostreranno incapaci di farvi fronte, saranno
condannati dalla Storia.
1 giugno 1995