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Conferenza Federalismo
Partito Radicale Marco - 5 febbraio 1997
SOROS FEDERALISTA EUROPEO

Corriere della Sera

5 feb., 1997

SOROS LANCIA IL PROGETTO "COSTITUENTE" EUROPA

IL GRANDE "SPECULATORE" AL DEBUTTO: RIUNIONE A BRUXELLES, POI LA CAMPAGNA PER L'ASSEMBLEA

di Danilo Taino

Sono giorni di docce gelate per gli euro-euforici. Un po' dal party intallettual-alpino di Davos, un po' dalla sale dei conigli di amministrazione di Francoforte, l'avvertimento che si aggira per l'Europa e' senza equivoci: l'Unione monetaria non e' sui binari giusti come si vorrebbe far credere. Nei prossimi giorni, George Soros e una serie di altri uomini d'affari e politici aggiungeranno critiche alle critiche. Questa volta pero', non saranno solo parole: giovedi 6 febbraio, a Bruxelles, si terra', su iniziativa della Open Society Institute di Soros, una prima riunione per decidere il lancio di una campagna continentale che dovrebbe portare alla formazione di un'assemblea costituente e quindi alla stesura della Carta costituzionale europea. Una specie di Bicamerale continentale insomma.

E' in sostanza il debutto del finanziere-filantropo americano sulla scena politica dell'Unione europea dopo che ha costruito una rete straordinaria di rapporti politici e culturali nei Paesi ex socialisti. Ma non solo. La piattaforma su cui si muove Soros e' un po' un ritorno alle origini della Comunita', a un'idea in cui si la politica riprende il centro della scena usurpato dall'economia: qualcosa capace di mobilitare gli spiriti europeisti e federalisti del continente. Dall'Italia, ad esempio, alla riunione di Bruxelles parteciperanno Giorgio Ruffolo, ex ministro socialista e uomo legato a uno dei padri fondatori dell'Europa, Altiero Spinelli; Alfonso Iozzo, un top manager della Banca San Paolo di Torino e presidente italiano del Movimento federalista europeo; Francesco Rossolino, altro esponente federalista. E, probabilmente, Emma Bonino, radicale, commissario europeo. "In tutto non saremo piu' di 30 persone, per lo piu' businessmen e politici", dice uno degli organizzatori dell'incontro.

L'arrivo di Soros nella politica dell'Europa occidentale e' un evento che probabilmente lasciera' tracce. Conosciuto su scala planetaria come lo speculatore che costrinse la lira italiana e la sterlina ad abbandonare il Sistema monetario europeo nel settembre '92, in realta' Soros, di origini ungheresi, ha sostenuto per anni i dissidenti dell'Est. E, da quella base, una volta caduto il muro di Berlino, ha costruito una rete di fondazioni che ormai hanno preso piede in quasi tutti i Paesi dell'ex blocco sovietico. Un'organizzazione che si ispira ai principi della Open Society del filosofo Karl Popper e che e' diventato uno dei poteri piu' forti e influenti nell'ex blocco comunista. Nell'impresa, soros ha gettato alcune centinaia di milioni di dollari, patrimonio personale, e buona parte della sua influenza e delle sue relazioni, europee e americane.

Un tempo repubblicano, oggi e' alleato stretto dell'Amministrazione Clinton. A Washington ha aperto un ufficio che funziona da suo ministero degli Esteri. Nelle capitali dell'Est europeo finanzia università', organizza centri di studio e, soprattutto, promuove l'ingresso degli establishment post -socialisti nell'economia e nella politica planetarie. Nelle istituzioni internazionali promuove la causa dei Paesi ex comunisti. "Uno statista senza Stato", si e' definito egli stesso in qualche caso.

Ora, lo spostamento di attenzione sull'Europa occidentale. E' questo il terreno sul quale intende realizzare la Open Society, la societa' aperta, democratica con alla base la partecipazione dei cittadini: l'Europa dei 15 piu' i 12 che attendono di la' dalla vecchia Cortina di Ferro. La "visione" di Soros e' piuttosto semplice: concentrandosi sull'Unione monetaria (alla quale non e' pregiudizialmente contrario), la Ue ha di fatto trascurato l'obiettivo storico di unire il continente; anzi, ha tenuto alto il muro che divide dall'Est, rischia di creare nuove divisioni al proprio interno e ha perso contatto con la societa' civile. Serve qualcuno che prenda l'iniziativa per arrivare a un'Europa dei 15 piu' 12, fondata sulla politica, condivisa dai cittadini.

Su questa piattaforma, la riunione "ristretta" di giovedi' a Bruxelles dovrebbe decidere il lancio di una campagna di sensibilizzazione europea: data di partenza prevista il prossimo 9 maggio. Poi, i protagonisti dell'iniziativa cercheranno la collaborazione "di una serie di altre fondazioni che condividono il progetto", dice uno degli organizzatori. Obiettivo finale: arrivare, nel '99 , per le elezioni del Parlamento europeo, alla convocazione di un'assemblea costituente "col compito di scrivere la Carta fondamentale dei cittadini europei".

 
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