Molti chiedono di mantenere o di reintrodurre la pena capitale. Rispondono in questo modo all'illegalità e all'impunità che li colpiscono. Molti Stati "giustiziano" i propri cittadini, anche se minorenni e malati di mente, violando le convenzioni internazionali. Nel fare questo, spesso si richiamano a tradizioni millenarie e radicate convinzioni religiose. Noi non pensiamo di dividere il mondo tra "civili" e "incivili". Ma l'umanità deve andare avanti, e gli Stati devono concordare su quello che il Segretario generale delle Nazioni Unite ha definito come la "quintessenza dei valori umani che fa di tutti noi un'unica comunità". E' già successo per l'interdizione della schiavitù. E' successo per l'interdizione della tortura. I diritti umani non sono dei fossili sepolti dal progresso e dalle macerie della storia. Essi sono materia viva. Soglie sempre nuove di inviolabilità dell'essere umano, vanno conquistate. All'alba del terzo millennio, aboliamo anche la pena di morte!