(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Come e' stato il suo incontro con Susan Sarandon e Tim Robbins? ''Susan Sarandon stava girando un film a Memphis, nel Tennessee. Qualcuno doveva averle dato il mio libro e lei mi chiamo' dicendomi 'Dobbiamo venire a New Orleans per due giorni a girare. Sto leggendo il suo libro. Come attrice sono sempre alla ricerca di ruoli di una certa consistenza e quindi la vorrei incontrare'. Abbiamo parlato. Mi e' piaciuta. Sapevo che solo a persone veramente degne di fiducia avrei potuto affidare questa storia. Poi ho incontrato anche Tim Robbins. Mi piaceva cio' che diceva, mi piacevano i valori che aveva e il modo in cui, secondo lui, si poteva sviluppare il film per riuscire a portare la questione all'attenzione del pubblico americano''. Cosa pensa di questo film? ''Penso che sia stato geniale il modo in cui viene raccontata la storia. Tim Robbins ha eliminato dal film gran parte delle argomentazioni usate per convincere contro la pena di morte. Ha preferito consegnarci la storia in mod
o diretto ed equilibrato. Penso che questo sia il motivo per cui la gente fa la coda davanti ai cinema. Naturalmente la gente va a vederlo perche' questo film e' un'opera d'arte, ma poi, a detta della maggioranza del pubblico, la reazione piu' forte si ha una volta che il film e finito.''. (SEGUE).
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