Roma 17 maggio 1996
Il Presidente Eltsin ha ordinato ieri al suo governo di procedere all'abolizione graduale della pena di morte nella federazione, adempiendo all'impegno preso alcuni mesi fa all'atto dell'adesione della Russia al Consiglio d'Europa. La notizia è importante per due considerazioni. Perchè arriva dopo le dichiarazioni di un mese fa del Presidente Eltsin e del Ministro degli Esteri Primakov che escludevano che a breve si potesse abolire in Russia la pena di morte. E perchè segna un blocco alle esecuzioni nel paese che nel 1994 erano state 4 mentre nel solo mese di febbraio di quest'anno erano giunte a 96. L'ingresso della Russia nel Consiglio d'Europa avrebbe comportato la sospensione della pena capitale, e la sola notizia aveva innescato una vera e propria operazione di pulizia nelle carceri di criminali in attesa di esecuzione. Con la decisione di Eltsin si conferma, inoltre, l'importanza di una via internazionale all'abolizione della pena di morte, di gran lunga più efficace rispetto alla miriade sempre insuff
iciente e spesso perdente di azioni per salvare di volta in volta il presunto innocente, l'emarginato o il disagiato mentale. Il passaggio della Russia sul fronte abolizionista ci rende ottimisti sull'esito della campagna "10 paesi, 100 città, 100.000 firme all'Onu per fermare la pena di morte" che punta a fare del 1996 l'anno della moratoria universale delle esecuzioni capitali.