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Conferenza Hands off Cain
Partito Radicale Hands - 14 novembre 1996
PENA DI MORTE: SENATO ITALIANO APPROVA MOZIONE MORATORIA E GUARDA CON FIDUCIA A CLINTON
AGI - 16.10 Il Senato della Repubblica guarda con fiducia al Presidente degli Stati Uniti per l'abolizione della pena di morte. "Clinton al suo secondo mandato - ha infatti detto in una confeerenza stampa a Palazzo Madama il verde Athos De Luca - credo che sarà più disponibile sui temi civili e noi guardiamo a lui con grande fiducia".

Alla vigilia della partenza di una delegazione del Senato guidata da Ersilia Slavato per la conferenza internazionale di Mosca sul tema "Nel terzo millennio senza la pena di morte", in calendario il 23 e 24 novembre, l'aula di Palazzo Madama ha stamani approvato con voto pressocchè unanime ( il solo no a titolo personale di Valentino Martelli di AN) la mozione presentata da tutti i capigruppo contro la pena di morte e sottoscritta da altri 75 senatori per arrivare al 2000 all'abolizione in tutto il pianeta della pena capitale.

Grande soddisfazione per questo è stata espressa nella conferenza stampa alla quale, oltre a De Luca, hanno partecipato Francesca Scopelliti di Forza Italia, prima firmtaria della mozione, Ersilia Salvato di PRC, vice presidente del Senato, Sergio D'Elia, segretario dell'associazione Nessuno tochchi Caino.

D'Elia ha sottolineato l'importanza del passaggio dalla mozione che chiede la messa all'odg della prossima sessione della Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra di una risoluzione per la mortoria delle esecuzioni capitali quale passo intermedio per arrivare all'aboizione nel 2000. Francesca Scopelliti ha ringraziato il Presidente del Senato, Nicola Mancino, per la sollecitudine con la quale ha messo in votazione la mozione ed Ersilia Salvato ha parlato di "forte impegno delle istituzioni" contro la pena di morte e "grande sensibilità" del Senato che già voto' contro l'estradizione negli Usa di Pietro Venezia. "La sentenza della Consulta su Venezia - ha aggiunto - ha tracciato una strada da cui nessuno puo' derogare e andremo a Mosca con questo spirito".

 
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