di Amnesty International
L'esecuzione di Joseph O'Dell, bianco, è prevista in Virginia il 18 dicembre 1996
Joseph O'Dell venne condannato a morte nel novembre 1986 per l'omicidio di Helen Schartner, che era stata violentata e uccisa all'uscita di un locale il 4 febbreio 1985.
O'Dell venne condannato in base alle dichiarazioni di un teste dell'accusa, il quale ha recentemente firmato un affidavit (dichiarazione giurata) nel quale afferma di aver mentito quando, nel corso del processo, dichiaro' che O'Dell in carcere gli aveva confidato di essere l'assassino della donna. Il teste dell'accusa ha spiegato di aver mentito in quanto, temendo di essere condannato all'ergastolo per essersi introdotto illegalmente in un'abitazione ed avervi appiccato il fuoco, sperava in tal modo di ottenere uno sconto di pena: "Non voglio la morte di un innocente sulle mie spalle... Mi sento meglio adesso. Mi sento sollevato. Lo sapevo che non avrei più dovuto mentire". Ora l'uomo rischia un processo per spergiuro e una relativa condanna ad un massimo di 10 anni di carcere.
I risultati del test del DNA, eseguiti per conto della difesa dopo il processo sul sangue rinvenuto sulle scarpe di O'Dell, hanno contraddetto i risultati dei test seriologici effettuati dall'accusa, che avevano favorito l'incriminazione di O'Dell.
La condanna a morte di O'Dell é stata annullata da una Corte Federale Distrettuale (Federal District Court) nel 1994, a quanto pare per un "motivo tecnico". Tuttavia la stessa Corte non ha concesso la convocazione di un'udienza per esaminare i risultati del test sul DNA, poiché secondo la Corte le dichiarazioni del teste dell'accusa avrebbero potuto ancora influenzare la giuria e spingerla a emettere una condanna a morte.
Nel novembre di quest'anno la condanna a morte é stata invece confermata dalla 4a Corte d'Appello Federale (4th US Circuit Court of Appeals) che ha deciso all'unanimità che le dichiarazioni di O'Dell sulla propria innocenza non hanno fondamento.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, nel corso del processo O'Dell decise di difendersi da solo dopo aver constatato che il suo avvocato d'ufficio non aveva la minima competenza incampo criminale.
ALTRE INFORMAZIONI
In data 31 luglio 1996, vi erano 53 prigionieri in attesa di esecuzione nel braccio della morte della Virginia. Trentatré (1) condanne a morte sono state eseguite in base alla legislazione sulla pena di morte attualmente in vigore nella Virginia. Questo stato é al terzo posto nell'elenco degli Stati degli USA col più alto numero di esecuzioni (il Texas è il primo con 107, la Florida segue con 37) da quando, nel 1977, venne reintrodotta la pena di morte negli USA. Nel mese di dicembre sono previste altre quattro esecuzioni in Virginia (2): se queste esecuzioni avranno luogo, la Virginia avrà eseguito in soli 15 giorni un numero di condanne a morte superiore al numero delle esecuzioni registrate in questo Stato in ogni singolo anno a partire dal 1982, da quando cioè sono riprese le esecuzioni in Virginia.
I prigionieri in Virginia possono scegliere il metodo di esecuzione tra la sedia elettrica e l'iniezione di veleno.
Il Governatore puo' decidere di concedere la commutazione della condanna a morte autonomamante o su raccomandazione del Comitato per la Grazia e la Libertà sulla Parola (Board of Pardon and Paroles) dello Stato. Il 7 novembre 1996 il Governatore Georges Allen ha commutato la condanna a morte di Joseph Patrick Payne, che ora sta scontando una condanna all'ergastolo senza possibilità di uscire prima del tempo.
Altri due detenuti in attesa di esecuzione hanno avuto la commutazione dlla propria condanna a morte negli ultimi cinque anni. Si tratta di Joseph Giarratano ed Herbert Bassette, le cui condanne vennero commutate dall'allora Governatore Wilder nel 1991 e 1992 a causa dei dubbi sulla loro affettiva colpevolezza.
(1) il 3 dicembre ha avuto luogo l'esecuzione di Gregory Beaver, che porta a 34 il totale delle esecuzioni in Virginia in base all'attuale legislazione.
(2) Rispettivamente: Gregory Beaver (3 dicembre, già avvenuta), Larry Stour (10 dicembre, giornata internazionale dei diritti umani), Lem Tuggle (12 dicembre) e Ronald Hoke (16 dicembre).
Amnesty International
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Documento Esterno
Indice AI: AMR 51/95/96
Extra 182/96 PENA DI MORTE
22 novembre 1996