rubrica "Il salotto" di Piero Magi. (lettere con la scelta della principale che fa il titolo)titolo: Caino superprotetto
... Ho sentito parlare di un'associazione che si chiama "Nessuno tocchi Caino", la quale si ripromette di perdonare e riportare a vita normale anche i delinquenti piu' incalliti, come quel boss mafioso ora pentito che ha dichiarato 104 omicidi. Ma di che si tratta? Di un'associazione, di un ente, di un partito, di un gruppo spontaneo ...?
Lucia Mei Donati
la risposta:
Cara signora, credo si tratti di un gruppo spontaneo, di un cosiddetto "movimento" nato con lo scopo di difendere gli indefindibili, mi capisce? E si battezza con quel titolo talmente suggestivo che se io non fossi in la' con gli anni mi verrebbe voglia di fondare anche a me un Movimento. Mi piacerebbe, per un giusto equilibrio morale, chiamarlo "Bastoniamo Abele". Perche' vede, cara signora Lucia, Abele non era poi quel fior di giardino che ci hanno insegnato a scuola e in chiesa. Sfotteva continuamente suo fratello Caino e faceva la spia al Padreterno. Gli diceva che Caino non voleva lavorare e che qualche volta bestemmiava perfino. E fu cosi' che Caino un bel giorno, raccolto un bastone, una specie di mazza da baseball, lo dette in testa ad Abele, facendolo secco. Quando Dio seppe l'accaduto volle vedere di persona. C'era un sacco di gente, angeli, demoni, poliziotti, carabinieri, gente del Polo, della Cgil e moltissimi dell'Ulivo. Dio fece in pubblico una grande scenata a Caino e tutti si aspettavano che
lo mettesse sulla sedia elettrica (che a quel tempo era un fulmine scagliato dal dito dell'Altissimo) e invece lo mando' libero, dicendogli: "Vai e vivi col tuo rimorso". Cosa fece Caino? Venne in Italia, parlo' con degli amici di "Cosa Nostra" che lo consigliarono di consegnarsi ai carabinieri, informandolo che in Italia non c'e' la pena di morte e nemmeno l'ergastolo. Al massimo, gli dissero, ti daranno vent'anni che poi, tra un'amnistia e un indulto, diventano dieci. Gli dissero anche che se fosse andato al magistrato giusto, amico degli amici, e gli avesse detto, guardi signor giudice le giuro sui miei bambini, che ho strozzato proprio ieri, che io mi pento, lo avrebbero rimesso in liberta' e gli avrebbero anche dato un vitalizio. Dio, che di lassu' aveva visto tutto, avrebbe voluto intervenire. Ma prima di lui, zac! intervenne l'onorevole Gozzini, piu' svelto del Padreterno, con una legge che propende a tenere in cella per qualche mese soltanto chi uccide la madre e poi la mangia. E siccome il buon Di
o sapeva che in Italia anche i comunisti vanno alla Messa e gli atei, la sera, dicono le preghiere, (per quella fermezza ideologica che distingue il nostro popolo), lascio' perdere. E fu cosi' che Caino, uscito di prigione, ritrovo' gli amici e assieme a loro fondo' quel Movimento. Io non ho avuto il coraggio di fondare "Bastoniamo Abele". Sa perche'? Per rispetto alle vittime, alle vedove, alle madri in lacrime, ai bambini rimasti orfani e disperati per colpa di quel figlio di puttana di Caino.