Risoluzione sulle violazioni dei diritti dell'uomo in Bahrein
B4-0777, 0780 e 0802/97
18 settembre 1997
Il Parlamento europeo,
A. prendendo atto con profonda inquietudine della relazione pubblicata nel giugno 1997 da "Human Rights Watch/Middle East" intitolata "Violazioni e negazioni di routine: i diritti civili e la crisi politica in Bahrein", che documenta il perdurare della crisi politica in Bahrein, associata a una repressione politica su vasta scala, a torture e a maltrattamenti dei detenuti, al rifiuto di una rappresentanza legale e al ricorso a condanne sulla base di confessioni non suffragate da prove, della relazione di Amnesty International del 16 luglio 1996, che esprime profonda preoccupazione per il perdurare delle violazioni dei diritti dell'uomo in Bahrein e per l'assenza di una tutela attraverso procedimenti giudiziari equi, e della relazione del gruppo parlamentare delle destre del Regno Unito,
B. ricordando che il parlamento del Bahrein, composto esclusivamente da uomini poiché le donne non godono del diritto di voto attivo né di quello passivo, è stato sciolto nel 1975 e che la famiglia Al-Khalifa al potere si è finora opposta a qualsiasi invito a ripristinare un governo costituzionale e democratico,
C. facendo presente che l'attuale crisi politica ha avuto inizio nella seconda metà del 1994 con numerose dimostrazioni e petizioni in cui si invocavano il ripristino del governo costituzionale, la liberazione dei prigionieri politici e il permesso di ritornare nel paese per centinaia di abitanti costretti all'esilio o impossibilitati a rientrare a causa della loro attività politica,
D. osservando con profondo rammarico che queste richieste moderate sono state seguite da arresti, torture di detenuti e da un accresciuto ricorso al tribunale per la sicurezza dello Stato, le cui procedure sono ben al di sotto delle norme internazionalmente accettate per quanto riguarda un giudizio equo e le cui sentenze, ivi comprese le sentenze di morte, sono inappellabili,
E. rilevando che, in base a talune informazioni, elicotteri e gas forniti dall'estero sarebbero stati usati contro civili,
1. invita il governo del Bahrein a rilasciare i prigionieri politici, agevolare il ritorno degli esiliati e istituire procedimenti giudiziari equi, conformemente alle norme internazionalmente accettate, nonché ad avviare immediatamente negoziati con le forze di opposizione, al fine di indire quanto prima elezioni democratiche aperte a entrambi i sessi;
2. invita gli Stati membri dell'Unione europea ad astenersi dal fornire armi e apparecchiature per la sicurezza al governo del Bahrein ed esorta il Consiglio ad adoperarsi per ottenere che a livello internazionale ci si astenga da dette forniture fintantoché non saranno state ripristinate condizioni democratiche;
3. condanna categoricamente qualsiasi uso illecito della violenza, della tortura e del terrorismo, siano essi perpetrati dalle forze di sicurezza o da qualsiasi altra parte;
4. invita le autorità del Bahrein ad ammettere nel paese organizzazioni che operano nel campo dei diritti dell'uomo e godono della stima internazionale, quali "Human Rights Watch" e "Amnesty International", così come a consentire a organizzazioni con analoghi obiettivi pacifici e democratici di operare in Bahrein;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al governo del Bahrein.