America Oggi
New York, Giovedì' 16 Aprile 1998
IL GOVERNATORE DELLA VIRGINIA HA IGNORATO IL PARERE DELL' AJA
IL BOIA SFIDA LE NAZIONI UNITE
Per l' ambasciata del Paraguay la vertenza e' chiusa
di Bruno Marolo
WASHINGTON. L'Onu non ha fermato il boia. Angel Francisco Breard, un paraguaiano condannato in Virginia e' stato messo a morte ieri notte. Il governatore Jim Gilmore ha ignorato il parere del tribunale internazionale dell' Aja che in nome delle Nazioni Unite chiedeva un rinvio dell' esecuzione.
Questo organismo, ha detto Gilmore, non ha "alcuna autorita' per interferire nel sistema giudiziario della Virginia". Per riesaminare il caso i giudici dell'Aja avrebbero probabilmente impiegato anni.
Il governatore ha preferito una soluzione immediata e definitiva: l' iniezione letale.
In Paraguay, il vice primo ministro Leila Rashid ha reagito con amarezza. "Oggi - ha detto - e' stato dimostrato che la pena di morte si puo' infliggere senza alcun riguardo per il diritto internazionale". ma a Washington l'ambasciata del Paraguay ha sottolineato che la vertenza e' chiusa: i rapporti con gli Stati Uniti rimangono buoni.
La superpotenza che in Iraq ha minacciato la guerra per far rispettare le decisioni dell'Onu non accetta ingerenze dell'Onu in casa sua. Chi potrebbe
opporsi? Il 17 Settembre il Messico aveva dovuto rassegnarsi all'esecuzione di un suo cittadino, Mario Murphy, che aveva anch'egli invocato invano la convenzione di Vienna.
Questa convenzione, firmata da 163 Paesi tra cui gli Usa, garantisce a chi viene arrestato all'estero l'assistenza del proprio consolato.
Angel Breard, come Mario Murphy, e' stato consegnato al boia senza che gli fosse riconosciuto questo diritto.
Non era innocente. Era stato condannato per omicidio e tentato stupro nel 1992. La sua e' una vita sbagliata e violenta.
Nato in Argentina, cresciuto in Paraguay, Angel Breard crede che lo attenda
un futuro brillante quando nel 1986 riesce a emigrare negli Stati Uniti. Trova lavoro e sposa la donna che gli ha insegnato l'inglese.
dopo quattro mesi il matrimonio fallisce. Breard si mette a bere e viene arrestato due volte per atti di libidine violenta. Nel febbraio 1992 cerca di violentare una vicina di casa, Ruth Dickie, di 39 anni. Qualcuno bussa alla porta e Breard uccide la donna a coltellate, perche' non gridi. Al processo sostiene di essere stato istigato dal diavolo, che si e' incarnato nel padre della sua ex moglie. Soltanto dopo la condanna a morte l'ambasciata del Paraguay scopre che si tratta di un suo cittadino e chiede spiegazioni.
Perche' non e' stata rispettata la convenzione di Vienna?
Breard non conosceva i suoi diritti e non li ha invocati. Il Paraguay sostiene che la sentenza di morte non e' valida. Chiede la commutazione all'ergastolo o un nuovo processo. Il 9 Aprile il tribunale dell'Aja chiede alla Virginia di sospendere l'esecuzione mentre si discute la causa intenzionale. La richiesta ha soltanto valore consultivo ma e' sufficiente per mettere una contro l'altra le due prime donne della politica americana: Madeleine Albright, segretario di Stato, e Janet Reno, ministro della Giustizia.
La Signora Albright, "con estrema riluttanza", prega il governatore Gilmore, di risparmiare Breard, almeno per il momento. Spiega che gli Usa devono rispettare la convenzione di Vienna se vogliono invocarla per la protezione
dei loro cittadini all'estero. L'ufficio della signora Reno manda un promemoria in favore dell'esecuzione immediata alla Corte Suprema americana, dove prende un altro ricorso al Paraguay.
I preparativi per l'iniezione letale sono cominciati quando la-Corte Suprema respinge il ricorso con 6 voti contro 3. Il governatore Gilmore nega la grazia. Per Angel Breard e' finita. Ha vissuto da balordo e muore da martire, gridando 'Gloria a Dio'.