Una delegazione mista guidata dal Vice Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati Enzo Trantino e composta dall'Ambasciatore Claudio Moreno del Ministero Affari Esteri italiano e dai rappresentanti dell'associazione Nessuno tocchi Caino Sergio d'Elia, Segretario ed Elisabetta Zamparutti, responsabile delle iniziative in sede Onu, ha svolto dal 20 al 27 agosto una missione nei seguenti paesi caraibici: Barbados, Santa Lucia, Grenada e Trinidad e Tobago.
L'obiettivo della missione era quello di allargare il consenso in vista della presentazione da parte dell'Unione Europea in Assemblea Generale della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali e di scongiurare una ripresa delle esecuzioni capitali. La minaccia di una ripresa delle esecuzioni in questi paesi e' una reazione alla sentenza del 1994 emessa dal Privy Council (Pratt & Morgan) che stabiliva che cinque anni di detenzione nei bracci della morte costituivano un trattamento disumano e degradante e che quindi la condanna a morte doveva essere commutata in ergastolo. Nel tentativo di ridurre i tempi tra la pronuncia della sentenza e l'esecuzione, alcuni paesi caraibici hanno denunciato o hanno minacciato di denunciare i trattati internazionali che prevedono ulteriori gradi di ricorso e, per sottrarsi dalla giurisdizione del Privy Council, si stanno accordando per la costituzione di una Corte caraibica.
Tra gli argomenti avanzati a sostegno della ripresa delle esecuzioni vi e' anche quello del favore popolare.
Durante gli incontri la delegazione ha sottolineato come la comunita' internazionale si stia orientando in modo irreversibile verso l'abolizione, in quanto risulta che:
- il numero dei paesi abolizionisti e' in costante aumento (sui 187 paesi dell'Onu, 115 sono a vario titolo abolizionisti - 63 sono completamente abolizionisti, 14 sono abolizionisti per crimini ordinari, 5 si sono impegnati ad abolirla nei confronti del Consiglio d'Europa, 5 hanno adottato una moratoria legale delle esecuzioni e 28 sono abolizionisti di fatto - mentre solo 72 sono mantenitori);
- per tre anni consecutivi, la Commissione diritti umani dell'Onu ha approvato una risoluzione abolizionista con un sempre maggior numero di cosponsor e di voti a favore;
- la comunita' internazionale ha istituito tribunali internazionali, quelli ad hoc per i crimini commessi nell'ex Yugoslavia ed in Ruanda e la Corte internazionale per crimini contro l'umanita' che escludono tutti rigorosamente l'applicazione della pena di morte.
La delegazione ha fatto quindi presente che riprendere proprio in questo momento la pratica della pena di morte significherebbe sostenere una posizione assolutamente minoritaria e che e' contraddittorio che ad esempio un paese come Trinidad e Tobago, secondo a ratificare lo Statuto della International Criminal Court, pratichi poi al proprio interno la pena di morte.
BARBADOS, abolizionista di fatto
Il 23 agosto, la delegazione ha incontrato in una riunione congiunta l'Attorney General, David Simmons, il Presidente del Parlamento Sir Fred Gollop; il Ministro della Sanita' Phillip Goddard, facente funzione del Ministro degli Affari Esteri, la quale e' favorevole all'abolizione della pena di morte, e il Segretario permanente del Ministero Affari Esteri Sig.ra Thersa Marshall.
L'Attorney General, che ha condotto la riunione ha fatto presente che il Governo persegue una politica a favore della pena di morte. Il Governatore nel mese di Febbraio ha esposto il programma per i successivi 5 anni che prevede anche un emendamento della Costituzione per consentire la ripresa delle esecuzioni capitali. La pena di morte e' stata usata nel paese solo in casi eccezionali. Nel 90% dei casi infatti, ha detto l'Attorney General, il Comitato per la Grazia ha commutato le sentenze.
L'Attorney General ha inoltre affermato che l'82% della popolazione e' a favore della pena di morte e che i politici non possono essere lontani dal volere del popolo.
L'Attorney General ha sottolineato come durante la Conferenza per l'istituzione del Tribunale 46 paesi hanno espresso il loro sostegno alla pena di morte e che comunque lui non condivide che per persone come Milosevic la pena massima possa essere solo l'ergastolo.
Ad una domanda specifica sulla posizione che Barbados terra' in Assemblea Generale sulla risoluzione per la moratoria delle esecuzioni, ha risposto che dara' parere negativo al Governo in modo che voti contro. Il Ministro della Sanita' ha pero' concluso l'incontro affermando che il Governo prendera' in considerazione le richieste di voto in favore o quanto meno di un'astensione, avanzata dalla delegazione.
Valutazione di Nessuno tocchi Caino: probabile voto contrario, salvo che il Ministro degli Esteri, abolizionista, non faccia valere la sua posizione.
SANTA LUCIA, mantenitore
Il 24 agosto la delegazione ha incontrato separatamente il Presidente del Parlamento, il Ministro dell'Interno e il Ministro degli Affari Esteri.
Il Presidente del Parlamento, Hon. Matthew V. Roberts, ha affermato che i tribunali impiegano molto tempo per emettere una condanna a morte e che comunque a molti dei condannati e' stata commutata la condanna a morte. A Santa Lucia dove l'opinione pubblica e' a favore della pena di morte vi sono 7 condannati a morte di cui 6 hanno avuto la sentenza commutata in ergastolo per effetto della Pratt & Morgan. Solo uno quindi rischia concretamente la pena di morte. Il Presidente ha sottolineato che mancano aiuti per adottare misure alternative alla pena di morte.
Il Ministro dell'Interno, Hon. Velon L. John ha detto che nel paese si e' discusso molto della sentenza Pratt & Morgan che lui personalmente condivide nel contenuto. Il Ministro non ritiene personalmente che la pena di morte sia un deterrente a meno che la pena non sia inflitta velocemente e con certezza. Inoltre e' importante avviare un processo educativo all'abolizione. Il Ministro ha anche detto che sarebbe ipocrita tenere in sede internazionale una posizione diversa da quella interna.
Il Ministro degli Affari Esteri, George W. Odlum, ha affermato di essere personalmente a favore dell'abolizione della pena di morte ma nel paese vi e' un elevato tasso di criminalita' legata alla droga e alle immagini violente trasmesse dalla televisione americana. Il Ministro ha affermato che Santa Lucia ha avviato una politica volta a garantire la sicurezza sociale e che prendera' in seria considerazione un voto di astensione o a favore della risoluzione.
Valutazione di Nessuno tocchi Caino: probabile un voto di astensione, a meno che non prevalga una posizione comune dei paesi membri del CARICOM, difficile da prevedere allo stato.
GRENADA, abolizionista di fatto
Il 25 agosto, la delegazione ha incontrato il Ministro dell'Interno, il Ministro degli Affari Esteri e l'Attorney General.
Il Ministro dell'Interno, Hon. Elvin Nimrod, ha affermato che la pena di morte e' stata ereditata dalla colonizzazione e la questione e' molto discussa e controversa nel paese. Il Ministro ha apprezzato l'approccio dialogico della delegazione e ha detto che nel paese vi sono persone a favore e contro la pena di morte ma non e' in grado di fornire percentuali. Sulla pena di morte il Governo non ha preso ancora una posizione ufficiale ed e' importante avviare programmi educativi.
Il Ministro degli Affari Esteri, Hon. Mark Isaac ha ribadito che il Governo non ha ancora preso una posizione sulla pena di morte e ha affermato che qualsiasi aiuto possano ricevere per decidere e' per loro prezioso.
L'Attorney General Lawrence A. Joseph ha affermato che da molti anni non si pratica la pena di morte e ha ricordato che le condanne a morte per gli assassini di Maurice Bishop sono state commutate in ergastolo nel 1991. Dal 1985 non e' mai stata eseguita la pena di morte anche se non e' mancato chi ha sostenuto che gli assassini di Bishop si sono salvati solo perche' politici.
L'opinione pubblica e' divisa e il problema dovra' essere affrontato. Vi sono meno di 10 condannati a morte.
Valutazione di Nessuno tocchi Caino: probabile voto di astensione, a meno che non prevalga una posizione comune del CARICOM.
TRINIDAD E TOBAGO, mantenitore
Il 27 agosto la delegazione ha incontrato il Vescovo cattolico di Trinidad, il Ministro degli Affari Esteri e l'Attorney General.
Il Vescovo Anthony Pantin ha spiegato che la pena di morte e' un fatto politico e poiche' nel 2000 vi saranno le elezioni non prevede che le cose possano cambiare. Il Vescovo ha fatto presente che vi sono anche molti cattolici a favore della pena di morte e ad una specifica domanda sulla posizione che Trinidad potra' tenere in Assemblea Generale sulla risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali ha detto che a suo avviso Trinidad si asterra'.
Il Ministro degli Affari Esteri, Ralph Maraj, ha detto che vi sono personalita' importanti nel paese che sono a favore dell'abolizione della pena di morte. La legge attuale potra' cambiare ed e' solo una questione di tempo. Per quanto riguarda l'iniziativa europea in Assemblea Generale, il Ministro ha detto che Trinidad non contrasterà la tendenza verso l'abolizione in atto nella comunità internazionale e terra' una posizione che tesa a mantenere buone relazioni con l'Unione Europea.
L'Attorney General, Ramesh Maharaj, che quando era all'opposizione era un fervente abolizionista, ora e' un ferreo sostenitore della pena di morte. Ha infatti dichiarato che, a causa dell'elevato tasso di criminalita' a Trinidad, l'applicazione della legge implica anche le esecuzioni. Finche' non cambiera' questa situazione sociale, neppure la legge potra' cambiare.
Valutazione di Nessuno tocchi Caino: possibile voto di astensione.
GIAMAICA, abolizionista di fatto
Una delegazione composta solo dai rappresentanti di Nessuno tocchi Caino si e' recata in Giamaica dove in una conferenza stampa e' stato lanciato un appello al governo perche' sostenga la moratoria all'Onu.