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Conferenza Hands off Cain
Party Radical - 18 settembre 2000
sulla pena di morte
from: bonci@iet.unipi.it

A quelli che hanno partecipato alla giusta

campagna contro la messa a morte di Rocco Bernabei.

Ai singoli, alle associazioni, ai politici, ai giornalisiti

e alle istituzioni. Ma specialmente a quelli che credono che la pena di morte sia l'unica pecca di quel grande paese democratico.

Rocco Bernabei non e' stata l'unica persona uccisa dagli Stati Uniti

d'America ieri. Negli ultimi dieci anni l'embargo economico contro

L'Irak ha causato oltre un milione e mezzo (1.500.000) di morti, oltre

400 al giorno, la maggior parte vecchi e bambini. E se Bernabei era forse

innocente, questi lo sono di sicuro.

Ma non e' la stessa cosa? Che c'entrano gli Stati Uniti? La decisione

e' dell'ONU? La colpa e' di Saddam che si ruba tutti gli aiuti?

Come volete.

Negli ultimi due anni le eroiche forze armate statunitensi e

britanniche bombardano quasi giornalmente il territorio iracheno.

Senza alcuna autorizzazione dell'ONU e senza alcun motivo se non

quello, forse, di provare qualche nuovo missile o di fare esercitazione

contro un nemico talmente debole da non essere pericoloso.

A causa di questi bombardamenti centinaia di persone sono morte e molte

di piu' sono rimaste ferite; militari e civili, tutti assai innocenti.

Non sono esecuzioni queste?

Che possiamo fare, un appello? Scriviamo a William Clinton e Anthony

Blair? Due grandi statisti!

Piu' semplicente e forse piu' efficacemente, ognuno di noi scelga

un partito, un politico, il deputato che piu' stima e per

posta, fax, telefono, e-mail o altro mezzo gli dica chiaramente che:

- se continuera' in questo ipocrita far finta di nulla

- se l'Italia non denuncera' all'ONU le continue aggressioni

angloamericane all'Irak

- se l'Italia non si dissocera' immediatamente

da un embargo inutile e criminale come quello che

da oltre dieci anni tiene al potere Saddam Hussein e

uccide cittadini innocenti

- se, unilateralmente o in compagnia di altri paesi civili,

l'Italia non rompera' tale embargo e spedira' in Irak medicinali,

generi alimentari e attrezzature ospedaliere

- se niente di questo accadra', allora ditegli che il vostro voto se

lo puo' scordare!

Difficile che serva a qualcosa?

Non piu' difficile che convincere un governatore della Virginia!

DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO (se volete)

indirizzi e-mail di alcuni partiti politici:

buttiglione@cdu.it

esteri.prc@rifondazione.it

fabrizio.taranto@argonetica.com (msi fiamma tricolore)

federazione@verdi.it

fiamma@msifiammatric.it

foreign.department@leganord.org

giovani.prc@rifondazione.it

lettere@forza-italia.it

radical.party@radicalparty.org

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w.veltroni@democraticidisinistra.it

 
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