M.me Edith CRESSON
COMMISSIONE EUROPEA
BRUXELLES
Treviso, 24 giugno 1995
Gentile Signora,
impossibilitato partecipare alla manifestazione del 26 giugno c.a. a Cannes, in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea, per chiedere maggiore attenzione da parte delle Istituzioni dell'Unione nei riguardi del problema della comunicazione tra gli Europei su un piano di vera eguaglianza, mi associo a tale richiesta convinto che:
1) il plurilinguismo appesantisce la mente degli studenti delle varie scuole senza dare risultati proficui al termine degli studi;
2) la migliore soluzione, quale seconda lingua, è di sperimentare l'apprendimento di una lingua internazionale pianificata che funga da "lingua franca" per tutti;
3) le istituzioni europee devono convenire, di fronte alla babele linguistica mondiale, che l'esperanto, collaudato da tanti volontari da più di un secolo, merita di essere finalmente riconosciuto e adottato ufficialmente in tutte le scuole non solo dell'Europa ma anche del mondo.
Con i più sinceri e distinti saluti,
Serio BOSCHIN
dirigente cattedra di esperanto nella provincia di Treviso