In questi giorni che ci separano dalle Elezioni Europee, il dr. Umberto Broccatelli sta svolgendo un'inchiesta presso moltissimi candidati.
Il testo che segue e' la lettera che viene inviata ai candidati.
Nei prossimi testi troverete le risposte pervenute.
Federazione Esperantista Italiana
ITALA ESPERANTO-FEDERACIO
Ente Morale con D.P.R. 28-6-1956 n. 1720
Segreteria Generale: Via Villoresi 38, 20143 Milano
Telefono/fax: 02-58100857
ccp 37312204
Ai candidati italiani
alle elezioni
del Parlamento Europeo
del 13 giugno 1999
15 maggio 1999
Egregio signore / gentile signora,
ci rivolgiamo a Lei nella Sua qualita' di candidato alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo, chiedendoLe di voler cortesemente esprimere il Suo pensiero su alcuni quesiti che Le rivolgiamo.
I cittadini europei che vogliano muoversi da un Paese all'altro dell'Unione non incontrano piu' barriere doganali ed ora, con l'euro, non avranno piu' nemmeno l'ostacolo rappresentato dalla molteplicita' delle monete.
Tuttavia permane una grande difficolta' di fatto rappresentata dalle barriere linguistiche.
La preghiamo di voler riflettere un momento su tale problema e in proposito Le inviamo allegato un breve pro-memoria, al quale uniamo le seguenti domande:
1) Uno dei principali temi del prossimo mandato del Parlamento Europeo sara' l'allargamento dell'Unione ad Est. Secondo Lei sara' possibile, dopo tale allargamento, mantenere l'attuale regime linguistico, secondo il quale tutte le lingue ufficiali degli Stati membri sono anche lingue ufficiali e di lavoro dell'Unione?
2) Quale sara' la Sua posizione, come Parlamentare Europeo, riguardo al problema delle lingue in Europa?
3) Gia' da alcuni anni viene compilata una lista di Parlamentari Europei che appoggiano l'asserto che "la lingua pianificata Esperanto potrebbe svolgere un ruolo per la comunicazione interetnica e interculturale fra i cittadini d'Europa". Tale lista comprende attualmente (situazione al 15 dicembre 1998) i nomi di 131 europarlamentari di tutti i partiti. Sarebbe Lei disposto ad aderire a tale lista?
Le saremmo grati se Lei volesse cortesemente farci avere le Sue risposte, autorizzandoci a renderle pubbliche in modo che i nostri associati, i quali sono molto interessati a una soluzione democratica del problema delle lingue nell'Unione, possano esprimere un voto consapevole anche sotto questo aspetto.
Voglia indirizzare a:
Dr. Umberto Broccatelli, Via G. Brodolini 10 - 00139 Roma (tel. 06 87 13 50 19),
e-mail: u.broccatelli@agora.stm.it
Con la massima stima,
Umberto Broccatelli
Rappresentante della Federazione Esperantista Italiana
nel Comitato dell'Unione Esperantista Europea
Allegati:
a) Breve pro-memoria sul problema delle lingue dell'Unione Europea
b) Lista di parlamentari europei.
IL PROBLEMA DELLE LINGUE NELL'UNIONE EUROPEA
PROMEMORIA
* La politica linguistica dell'Unione Europea e' basata sul principio della parita' legale di tutte le lingue nazionali dei Paesi aderenti all'Unione.
* Per motivi pratici, pero', in molte riunioni di lavoro delle istituzioni dell'Unione non e' possibile realizzare il principio di piena parita' e si ricorre all'uso di un numero ridotto di lingue di lavoro.
* L'Unione incoraggia lo studio e l'apprendimento di piu' lingue straniere da parte dei cittadini dell'Unione.
* Nella pratica le lingue insegnate nelle scuole europee sono al massimo due, con preminenza dell'inglese. I risultati di tale insegnamento appaiono pero' di gran lunga inferiori agli investimenti effettuati.
* Teoricamente la soluzione potrebbe essere l'adozione di un'unica lingua di lavoro nelle istituzioni e un'unica lingua di comunicazione interetnica fra i cittadini.
* L'adozione in tale ruolo di una lingua nazionale come l'inglese comporta pero' una situazione di privilegio a favore di una parte dei cittadini europei e il rischio, alla lunga, di una reazione di rigetto contro l'idea stessa dell'Unione.
* L'adozione in tale ruolo di una lingua pianificata neutrale - gia' ampiamente sperimentata, come e' l'esperanto - sarebbe teoricamente ottimale, ma e' difficilmente realizzabile in tempi brevi, a causa di forti ostacoli psicologici e culturali e di forti resistenze da parte di concreti interessi.
* Una proposta ragionevole per cercare di migliorare la situazione potrebbe essere la seguente:
1) Nelle istituzioni cominciare ad affiancare - in via sperimentale - alle lingue di lavoro gia' usate (generalmente l'inglese e il francese), come terza lingua di lavoro, l'esperanto.
2) Nelle scuole dei Paesi dell'Unione cominciare a introdurre, in via sperimentale, insegnamenti di esperanto per verificarne:
a) i tempi reali medi di apprendimento in confronto con quelli delle lingue straniere insegnate;
b) la capacita' di fornire agli alunni un vantaggio in termini di migliore approccio al successivo studio di una lingua etnica straniera e anche di migliore conoscenza della stessa propria lingua nazionale.
* * *
Il Parlamento Europeo e l'esperanto
Elenco degli Europarlamentari che, piu' o meno decisamente, sostengono un eventuale uso dell'esperanto, come contributo alla soluzione dei problemi collegati alle lingue nell'Unione Europea: 131 su 626 (20,92 %). (Aggiornato al 20.01.1999, a cura di Germain Pirlot, Ostenda).
Austria 3
ETTL Harald, PSE
GRÄNITZ Ilona, PSE
RÜBIG Paul, PPE
Belgio 18
AELVOET Magda, V
ANDRE'-LE'ONARD Anne, ELDR
CHANTERIE Raf, PPE
DE CLERCQ Willy, ELDR
DE COENE Philippe, PSE
DELCROIX Claude, PSE
DEPREZ Ge'rard, PPE
DESAMA Claude, PSE
GROSCH Mathieu, PPE
HAPPART Jose', PSE
HERMAN Fernand, PPE
KESTELIJN Mimi, ELDR
LANNOYE Paul, V
MAES Nelly, ARE
THYSSEN Marianne, PPE
TINDEMANS Leo, PPE
VAN LANCKER Anne, PSE
WILLOCKX Frederik, PSE
Danimarca 1
BONDE Jens-Peter, I-EDN
Finlandia 2
PAASILINNA Reino, PSE
THORS Astrid, ELDR
Francia 14
AINARDI Sylviane, GUE/NGL
BE'BE'AR Jean Pierre, PPE
BERNARD-REYMOND Pierre, PPE
BERNARDINI François, PSE
de BRE'MOND d'ARS Georges, PPE
CABROL Christian, UPE
CAUDRON Ge'rard, PSE
CHESA Raymond, UPE
COTTIGNY Jean-Louis , PSE
DARRAS Danielle, PSE
DONNAY Jacques, UPE
HORY Jean-François, ARE
LINDEPERG Miche'le, PSE
MOREAU Gise'le, GUE/NGL
Germania 10
BOTZ Gerhard, PSE
BREYER Hiltrud, V
FUNK Honor, PPE
KUHN Annemarie, PSE
LINKHOR Rolf, PSE
SCHLEICHER Ursula, PPE
SCHWAIGER Konrad, PPE
TANNERT Christof, PSE
WEILER Barbara, PSE
ZIMMERMANN Wilmya, PSE
Gran Bretagna 30
BARTON Roger, PSE
COATES Ken, GUE/NGL
COLLINS Ken, PSE
CORBETT Richard, PSE
CUNNINGHAM Tony, PSE
DAVID Wayne, PSE
ELLIOT Michael, PSE
HINDLEY Michael, PSE
HUGHES Stephen, PSE
JACKSON Caroline, PPE
KERR Hugh, V
McMAHON Hugh, PSE
McNALLY Eryl, PSE
MARTIN David, PSE
NEWENS Stan, PSE
ODDY Christine, PSE
PERRY Roy James, PPE
PAISLEY Ian, NI
PLUMB The Lord, PPE
SMITH Alex, PSE
TAPPIN Michael, PSE
TEVERSON Robin, ELDR
TONGUE Carole, PSE
TRUSCOTT Peter, PSE
WATSON Graham, ELDR
WATTS Mark, PSE
WHITE Ian, PSE
WHITEHEAD Phillip, PSE
WILSON Joe, PSE
WYNN Terry, PSE
Irlanda 14
AHERN Nuala, V
ANDREWS Niall, UPE
BANOTTI Mary, PPE
COLLINS Gerard, UPE
COX Pat, ELDR
CROWLEY Brian, UPE
CUSHNAHAN John, PPE
FITZSIMONS Jim, UPE
GALLAGHER Pat the Cope, UPE
GILLIS Alan, PPE
KILLILEA Mark, UPE
McCARTIN Joe, PPE
McKENNA Patricia, V
MALONE Bernie, PSE
Italia 19
AZZOLINI Claudio, PPE
BALDARELLI Francesco, PSE
BERTINOTTI Fausto, GUE/NGL
BONTEMPI Rinaldo, PSE
CACCAVALE Ernesto, UPE
CASINI Carlo, PPE
COLAJANNI Luigi, PSE
DELL'ALBA Gianfranco, ARE
DUPUIS Olivier, ARE
FERRI Enrico, PPE
FONTANA Alessandro, PPE
GAROSCI Riccardo, PPE
LEOPARDI Giacomo, PPE
MARIN Marilena, UPE
MORETTI Luigi, NI
NENCINI Riccardo, PSE
RIPA DI MEANA Carlo, GUE/NGL
SANTINI Giacomo, PPE
VECCHI Luciano, PSE
Lussemburgo 1
REDING Viviane, PPE
Portogallo 3
GIRAO PEREIRA Jose', UPE
MARINHO Luis, PSE
MENDONÇA Ne'lio, PPE
Spagna 10
FERRER Concepció, PPE
GASOLIBA Carles, ELDR
GIL-ROBLES Jose' Maria, PPE
IMAZ SAN MIGUEL Josu Jon, PPE
IZQUIERDO ROJO Maria, PSE
MEDINA ORTEGA Manuel, PSE
SAUQUILLO PE'REZ DEL ARCO Francisca, PSE
TERRON i CUSI Anna, PSE
VALLVE' Joan, ELDR
VALVERDE Jose'-Luis, PPE
Svezia 4
CARS Hadar, ELDR
GAHRTON Per, V
HOLM Ulf, V
STENMARCK Per, PPE