Ampio appoggio all'iniziativa della Commissione di accompagnare la CIG con un dialogo coi cittadini17/02/2000 (Agence Europe)
La Commissione europea ha lanciato una iniziativa volta a garantire un dialogo permanente con i cittadini durante lo svolgimento della Conferenza intergovernativa, ha annunciato il commissario Affari istituzionali Michel Barnier alla sessione plenaria del Parlamento. Tutti i commissari parteciperanno a detto "dialogo per l'Europa e sull'Europa", ogni qualvolta che si sposteranno nei nostri paesi parlando non solamente con le elite ma anche rispondendo alle domande e ascoltando i giovani nelle università e negli atenei, ha detto Barnier che ha indicato di avere preso questa iniziativa in accordo con i commissari Viviane Reding e Gnter Verheugen. Barnier ha parlato di "obbligo scottante" di colmare il deficit democratico e ha sottolineato che la Commissione conta sulla cooperazione di tutti perché il dialogo si svolga bene e ha accolto l'iniziativa della commissione costituzionale del Parlamento europeo presieduta da Giorgio Napolitano di organizzare degli incontri regolari sulla CIG con i rappresentanti dei P
arlamenti nazionali.
Nel corso di un breve dibattito (Democratici di sinistra) a posto il problema del coordinamento delle iniziative delle varie istituzioni mentre il conservatore britannico Bazley si interrogato sulla portata dell'implicazione del Parlamento nella CIG: Barnier ha detto che il Parlamento ha i suoi due rappresentanti alla Conferenza, Brok e Tsatsos, e ha ribadito che sarà lui stesso disponibile con la massima trasparenza, per informare i deputati sullo svolgimento della CIG.
Alcuni deputati si sono rallegrati per la disponibilità della Commissione a dialogare non solo nelle capitali ma anche al livello regionale e locale: quanto ha fatto il Verde scozzese McCormick e il laburista britannico Corbett, che ha invitato Barnier a recarsi nella sua circoscrizione, lo Yorkshire. Penso che vorreste che venga per parlare dei fondi strutturali, ha detto Barnier, aggiungendo: ho parlato della CIG a Westminster, come vedere, non temo le difficoltà, e presto andrò a Berlino, al Bundestag.
Alcuni deputati hanno approfittato dell'occasione per porre il problema della trasparenza. Secondo la sig.ra Maij-Weggen (PPE olandese) la Commissione nel settore prevede solo "il pallido riflesso" di quanto accade nel suo paese, Bonde (Europa dei democratici e delle differenze) si preoccupato anche della generalizzazione del voto a maggioranza; Barnier ha riposto che la Commissione ha fatto proposte a riguardo senza ideologia e che la Danimarca interessato al buon funzionamento del mercato interno osservando che la "nostra proposta non è generale, non sistematica" in particolare per i temi delicati come la fiscalità.Rispondendo a Berthu (Unione per l'Europa delle nazioni, francese) che denunciava il pensiero dominante europeo e che l'interrogava su un eventuale rafforzamento dell'art. 7 del Trattato dell'UE, Barnier ha risposto che se tale articolo sarà modificato (e non sono certo che lo faremo) cosa che sarà non solo per reagire a una situazione congiunturale (la vecchia situazione) ma pensando al futur
o, in genere.
Infine l'eletto della Lista Bonino, Dupuis ricordando che la Corte di giustizia dell'UE si occupa attualmente del funzionamento dell'Olaf, ha chiesto Barnier se la Commissione ha riflettuto alla possibilità di affidare la lotta anti frode alla Corte di giustizia. Barnier ha ricordato che la Commissione non ha fatto proposte alla CIG per la Corte di giustizia mentre ha fatto propria l'idea di creare una carica di Procuratore europeo incaricato della lotta alle frodi a discapito del bilancio dell'UE dato che la cooperazione giudiziaria non basta.
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