(3 December 2000 21:0)
Grazie a Tiziana e Sabrina saprò per chi votare.
Come spero altri radicali esperantisti registrati.
Constato però che tutti gli interventi denigratori della lingua federale sono incredibilmente datati. Bene che vada la loro idea dell'esperanto (anche quella che qualcuno passa per "scientifica") risale al 1887-89 al massimo.
Consiglierei a costoro di farsi spedire "Europa e federalismo una lingua federale" atti della Commissione sulla Lingua Internazionale al Congresso del Partito radicale del 1992. Il libretto edito dall'ERA si può avere con contributo di 5.000 lire.
Certo avranno così un'idea aggiornata solo a 8 anni fa... ma visto che la loro conoscenza dell'argomento data ad oltre 113 anni certamente sarà un passo avanti.
Poi se volessero approfondire l'aspetto dal punto di vista economico consiglio il libro curato dal Premio Nobel per l'economia R.Selten dal titolo "I costi della non comunicazione europea".
Ora mentre potrebbe essere ovvio che una lista federalista europea non possa sostenere nel ruolo di lingua degli Stati Uniti d'Europa, la lingua più distruttiva ed assassina oggi esistente al mondo, l'inglese appunto, quello che invece mi sembra poco cosciente è l'attualità politica NAZIONALE della questione e, in ciò, i manifesti in tutta Italia di Berlusconi con le tre "i" credo mi diano ragione.