Roma, 26 Marzo 2001
Ore 17:30
LÆinglese è la lingua più utilizzata in Internet ma la sua percentuale dÆuso, tra il 1998 e il 2000, è diminuita dal 75 al 60 per cento e potrebbe ulteriormente scendere sotto il 50 per cento entro il 2003. Lo rivela uno studio dellÆistituto Funredes/Union latine commissionato dallÆUnesco, lÆagenzia delle Nazioni Unite per lÆeducazione, la scienza e la cultura.
Cresce, invece, lÆuso dello spagnolo e del francese, rispettivamente seconda e terza lingua del web: i testi scritti in spagnolo sono il 4,85 per cento del totale, contro il 2,53 del Æ98; quelli in francese il 4,39 contro il 2,81. La predominanza dellÆinglese non riflette la percentuale degli utenti: solo il 49,9 per cento dei 391 milioni di navigatori, infatti, è anglofono - né il numero dei parlanti - 508 milioni di persone che costituiscono la seconda comunità del mondo. E quella cinese, infatti, la lingua più parlata, con un miliardo 300 milioni di parlanti; seguono lÆindi, con 497 milioni, lo spagnolo con 392, quindi il russo e lÆarabo. Molti idiomi, parlati da milioni di persone nel mondo, sono ancora sottorappresentati o addirittura invisibili in rete, come ad esempio quasi tutte le 1800 lingue africane.
LÆUnesco, che stima la presenza sul pianeta di almeno 6000 lingue, ritiene che ôoccorre trovare un equilibrio tra la necessità di comprensione internazionale e la diversità delle espressioni umaneö e sostiene che ôsenza azioni di cooperazione culturaleö, cui invita a partecipare Stati, imprese, associazioni e privati, ôsi rischia un significativo impoverimento culturaleö. Per promuovere il plurilinguismo in rete lÆUnesco ha già lanciato lÆiniziativa Babel; lÆargomento sarà, inoltre, allÆordine del giorno nella Conferenza generale dellÆorganizzazione che si svolgerà tra fine ottobre e metà novembre. (gar)
da www.mediamente.rai.it