stavamo salutando Andrea Tamburi e, fra tutti noi, una ragazza, piuttosto minuta, piangeva; io, d'impulso, senza parlare gli stringo amichevolmente un braccio nel tentativo di trasmettergli un po' di forza; lei mi guarda e, tra le lacrime, mi sorride con gratitudine, senza parole - delle quali non c'era bisogno.Penso che quel tuo volto silenzioso e sorridente, tra le lacrime, sarà ciò che di te mi accompagnerà fino al momento in cui starà a me sondare il mistero: quel tuo volto, Maria Teresa.