Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 22 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Gandolfi Riccardo - 17 settembre 1994
Ancora su Inflazione e svalutazione

Riporto uno stralcio di un mio intervento sul tema Etica e Morale d'impresa pubblicato sulla rivista Il Laboratorio alcuni mesi fa

a- Svalutazione ed Inflazione

Una delle questioni di maggior rilievo su cui si e' molto dibattuto e' stata quella relativa alla svalutazione della lira.

La decisione se svalutare o meno la nostra moneta ha fatto scorrere fiumi di inchiostro ed ha visto, come al solito, vari eminenti studiosi dividersi fra i fautori della svalutazione come panacea dei problemi dell'economia italiana - se non di quelli strutturali almeno di quelli congiunturali- e gli coloro che si opponevano a qualsiasi ipotesi, anche di semplice riallineamento, di politiche di svalutazione.

Al di la' delle motivazioni puramente tecniche propugnate dagli opposti schieramenti, resta il fatto che il Capo del Governo, Giuliano Amato e l'allora Governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi si erano decisamente schierati contro la svalutazione della nostra moneta.

Preme sottolineare come piu' di un operatore fosse convinto che, alla fine, avrebbe prevalso il professore e studioso di economia anziche' il politico.

Come tutti sappiamo, cosi' non e' stato e la nostra moneta e' stata svalutata.

Perche' dico che gli operatori pensavano che avrebbe prevalso il professore e non il politico?

Perche' Giuliano Amato fu uno dei piu' accesi oppositori ed uno dei piu' critici analisti della politica di svalutazione attuata dall'allora Capo del Governo Giulio Andreotti e dal Governatore della Banca di Italia, lo scomparso Guido Carli.

Infatti, insieme al Prof. Pippo Ranci curo', nel 1974, la pubblicazione di una raccolta di saggi intitolata : 'La congiuntura piu' lunga : Materiali per una analisi della politica economica italiana 1972-1974'.

In quella raccolta figurano le firme di Michele Salvati, Luigi Spaventa, Amato, Nino Andreatta, Franco Momigliano, Franco Reviglio ed altri.

Come si vede il gotha dell'intellighentia economica che ancor'oggi domina il panorama economico italiano, visto che alcuni di loro sono ministri, altri lo sono stati.

Il concetto base espresso era questo:

La decisione di svalutare la lira in un contesto di crisi strutturale di una economia non puo' mai essere una decisione vincente.

Troppo forte e' la nostra necessita' di importare, troppo imponente il nostro debito pubblico * vent'anni dopo abbiamo anche un debito pubblico non piu' epresso solo in lire ma anche in altre valute *, per non vedere ampliati i fattori destabilizzanti dell'economia.

E non e' necessariamente vera l'equazione svalutazione = piu' esportazione.

Quanto meno, proprio per effetto delle necessita' di importazioni puo' essere vero solo nel breve periodo.

Non e' il caso di approfondire oltre l'argomento, ricordiamo solo brevemente cio' che avvenne all'indomani della svalutazione del 1973, inflazione , stagnazione dei consumi, degli investimenti e della produzione e, quindi, un lungo periodo di dominio di quel mostro strano fino allora sconosciuto che venne definito come stagflazione.

Al di la' di altre considerazioni circa l'affidabilita' di politici che si ritengono persone serie e valide ma che non sempre riescono a sottrarsi a condizionamenti e pressioni, resta il compito di valutare la moralita' di tali operazioni e se, realmente, non esistono alternative tecniche al di fuori di quanto prospettato dai nostri tecnici-politici.

E' chiaro che una forte svalutazione della lira ed una non del tutto improbabile ripresa dell'inflazione danneggia, principalmente, i possessori di redditi fissi, in primo luogo i dipendenti sia pubblici che privati, quindi i pensionati, i percettori di piccole rendite sia di immobili che finanziarie.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail