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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Alberto - 19 settembre 1994
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo (Riformatori)

Bruxelles, 19.9.1994

MENTRE BERLUSCONI DOMANDA IL PORTAFOGLIO DELL'ECONOMIA NELLA COMMISSIONE CE, IL GOVERNO ITALIANO BLOCCA IL BILANCIO COMUNITARIO: C'E' UN PILOTA A BORDO ?

Unico tra i grandi paesi dell'Unione Europea, l'Italia non ha ancora designato i due commissari chiamati a far parte dell'esecutivo dell'Unione Europea. Mesi di voci si susseguono, nomi di tecnici illustri si profilano accanto ad ex primi ministri, ministri e parlamentari influenti già designati dagli altri governi.

Non solo: il presidente del Consiglio ha esplicitamente dichiarato che prima dovranno essere attribuiti i portafogli ai rappresentanti italiani e poi si procederà alle nomine. Questo, sembra, al fine di rivendicare in particolare l'importante portafoglio degli affari economici per Monti, "offerto" all'Unione solo a questa condizione. Se tale metodo di negoziato pubblico appare negli ambienti comunitari già assai singolare per un organo i cui membri devono, secondo il Trattato, offrire "ogni garanzia di indipendenza" e "non sollecitare o accettare istruzioni da alcun governo" (non a caso gli altri paesi, che pur stanno negoziando aspramente l'importanza dei dicasteri dei rispettivi commissari, si guardano bene dal farlo alla luce del sole) il tutto rischia di diventare ridicolo se si pensa che per altro verso l'Italia blocca lo svolgimento regolare della procedura di bilancio dell'Unione per il 1995, come "vendetta trasversale" per una mancata soddisfazione sulla riduzione delle salatissime multe della C

EE sull'annosa questione delle quote del latte. La pura strumentalità della posizione dell'Italia, già totalmente isolata in seno al Consiglio, è denunciata con forza dal PE, su questa materia dotato di consistenti poteri e già ben poco tenero con la maggioranza di governo. Il presidente della commissione bilanci ha dichiarato recentemente che se l'Italia continuerà a far mancare al bilancio CEE oltre 1000 miliardi derivanti dalla sua posizione di veto, al PE non resterà che decurtare, per un montante equivalente, i finanziamenti CE destinati all'Italia.

Un bel successo, non c'è che dire, per la nostra diplomazia; e oggi, al prossimo vertice dei ministri delle finanze, ci sono paesi che pensano di far votare formalmente su questi punti, si da rendere palese la posizione italiana. Guarda caso, sono quei governi che vogliono per il loro rappresentante alla Commissione proprio quel portafoglio economico rivendicato per Monti, il cui governo blocca il bilancio CEE.

Come si diceva una volta: Comprereste una macchina usata da quest'uomo?

 
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