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Conferenza Movimento club Pannella
Cattivelli Bruno - 4 ottobre 1994
Ri: RADIO RADICALE

La disobbedienza civile non si può fare sulla pelle degli altri.

Se l'iscrizione all'ordine dei giornalisti è oggi un obbligo di legge

per le emittenti tipo Radio Radicale allora RR deve rispettare questo

obbligo. Il giornalista che, per spirito di appartenenza politica, per

coerenza con un qualche passato decida di non iscriversi per marcare

un distacco con l'Ordine e ciò che gli sta dietro sarà certo libero di

attuare questa pratica di "disobbedienza". Ma lo farà per sua volontà.

Un datore di lavoro, perdipiù finanziato con soldi pubblici, non può

fare disobbedienza civile sulla pelle dei propri dipendenti. L'unica

cosa che può fare è licenziare coloro che non sono d'accordo e assumere

solo quelli che si impegnino ad affrontare questa forma di "crociata

nonviolenta" contro l'Ordine dei Giornalisti.

Da ciò si deduce il VERO PROBLEMA della Radio Radicale, che è problema

politico. L'attuale connotazione delle forze politiche edititrici di

Radio Radicale non trova più pieno appoggio nel corpo lavorativo della

Radio. E' evidente che RR non viene più percepita come qualcosa che vale

la pena di servire con costi e rinunce personali. E' una Radio di area

governativa, come tante altre, forse migliore, senz'altro più

democratica e interessante, ma non è più la voce di libertà e di

dissenso nel regime. Oggi è parte integrante dell'attuale regime.

Sarà quindi su altre leve, su altre forze, che dovranno agire quei

radicali che intendono abolire Ordini e quant'altro. Ora hanno a

disposizione le leve del potere: che le usino, quindi, senza lamenti e/o

ricatti, se ne sono capaci.

--- MMMR v3.45reg * Bruno

 
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