I REDATTORI DI RADIO RADICALE E IL CONTRATTO GIORNALISTICOSiamo onorati e compiaciuti del profondo coinvolgimento che dimostrate nelle nostre vicende personali e professionali. Profondamente turbati dalle questioni etiche e politiche che ci ponete, abbiamo deciso di rispondere agli appelli pressanti e profondi ci giungono dai Club "Emergenza Informazione" Pannella (o Pannella Emergenza Informazione, o Emergenza Pannella Informazione?) con quella che ci auguriamo essere una parola definitiva :
1: SI' : vogliamo i contratti giornalistici.
2: Perchè? Perchè facciamo i giornalisti. Se facessimo i benzinai chiederemmo il contratto da benzinai. Se facessimo le donne di servizio vorremmo il contratto da colf. Ma se fossimo benzinai con contratti da colf ci incazzeremmo.
3: Esiste una differenza notevole fra contratto giornalistico e Ordine professionale dei giornalisti. Se non la conoscete, ve la possiamo spiegare in altra sede.
4: Ci preoccupano alcuni toni, tra l'intimidatorio e il religioso, che fanno appello alle categorie della riconoscenza, dell'ortodossia, dei "buoni sentimenti radicali"; crediamo siano cose che appartengono all'intimità di ciascuno di noi, e non vediamo a che titolo club Pannella di qualsiasi risma possano chiedere esami del sangue. Noi, in questa circostanza, ci riteniamo dipendenti di una azienda ( e non di un Ente Morale ), finanziata con denaro pubblico, amministrata con criteri prettamente aziendali, che attuano una elementare rivendicazione economico-contrattuale. Se poi qualcuno vuole scriverci sopra trattati filosofici o pamphlet etico-politici, libero di farlo. Senza di noi.
SALUTI A TUTTI, FIRMATO :ALCUNI REDATTORI DI RR
Paolo Martini, Laura Cesaretti, Giovanna Reanda, Emilio Targia